Una classe composta da una sola bambina e tredici maschietti. Accade alla scuola elementare Guicciardini di via Merulana a Roma, dove i genitori della piccola hanno inviato una diffida alla dirigente affinché provveda a riequilibrare la situazione. Inizialmente, nella tanto discussa sezione A dell’istituto, avrebbero dovuto esserci tredici bambini e cinque femminucce, ma il primo giorno di scuola si è scoperto che quattro di queste erano già state spostate dai genitori. Le altre sezioni, invece, risultano perfettamente bilanciate, tanto che la “quota rosa” oscilla tra il 40 e il 60% del totale. I genitori della piccola che si è ritrovata da sola in classe con i maschietti hanno inviato alla preside un atto in cui si osserva che a scuola, “mentre le bambine amano l’intensità della relazione, i maschi vivono legami più estesi che si concretizzano nella partecipazione ad attività e giochi di gruppo”. La presenza di un’unica bambina, quindi, “è limitante per la stessa, che ha bisogno di relazioni con persone dello stesso sesso”. A generare altri malumori è il fatto che, dei tredici maschietti presenti nella sezione A, il cinquanta per cento è di nazionalità non italiana, il che (secondo il legale dei genitori, l’avvocato Romana D’Ambrosio) potrebbe far “sorgere problemi didattici legati alla lingua”.