Alessio Romagnoli rappresenta il futuro del Milan: per questo motivo la dirigenza rossonera ha già fissato per l’inizio di agosto (diciamo al termine del campionato di Serie A) un incontro tra l’amministratore delegato Ivan Gazidis e il procuratore del capitano Mino Raiola. Sul tavolo la proposta di rinnovo del contratto, al momento imprescindibile: nessuno all’interno della società immagina una squadra senza Romagnoli. Ha compiuto 25 anni lo scorso gennaio, ma ha già messo insieme 190 partite in Serie A; inoltre, essendo stato acquistato nel 2015, è alla quinta stagione con i rossoneri e rappresenta dunque uno dei veterani della rosa, secondo al solo Giacomo Bonaventura per anni di militanza e senza considerare i ragazzi che sono cresciuti nel vivaio rossonero (Gigio Donnarumma e Davide Calabria). Il contratto del difensore scade nel 2022 (lo aveva prolungato due anni fa, quando in dirigenza c’erano ancora Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli): non siamo ancora in una situazione stringente, ma ci stiamo avvicinando ed è giusto che, qualora si debba cambiare allenatore, Romagnoli sia eventualmente identificato come il perno da cui ripartire.
ALESSIO ROMAGNOLI RINNOVA CON IL MILAN?
A proposito di questo, va detto che anche Ralf Rangnick avrebbe già dato parere positivo: il direttore sportivo del Lipsia sembrerebbe davvero in arrivo al Milan e già nelle settimane passate aveva dato qualche indicazione circa il budget e le sue scelte sotto il profilo gestionale, tanto che qualcuno all’interno della società non l’aveva presa benissimo. Che però anche lui abbia speso una parola per la conferma di Romagnoli (se la voce verrà confermata) è importante: non significa che il mancato arrivo di Rangnick porterebbe alla cessione del capitano ma, al contrario, anche con un tecnico in sostituzione di Stefano Pioli il numero 13 sarebbe la pietra angolare della squadra. Ora bisognerà ragionare sulle cifre, che dovranno essere adeguate alla politica sui salari voluta dal Milan ma anche riconoscere come Romagnoli sia la bandiera dei rossoneri, un giocatore che nonostante i tanti cambi di allenatore da quando ha firmato (ne ha avuti sei, più delle stagioni spese con questo club) non è mai stato messo in discussione.
Nel caso di una cessione invece il Milan dovrebbe puntare alto: il profilo di Alessio Romagnoli è quello di un difensore ancora molto giovane che può avere un decennio di alto livello davanti a sé, farebbe comodo a tante big anche in Europa e per questo motivo si può vendere a cifre alte. Vero che in caso di un addio ad un prezzo superiore ai 25 milioni il contratto sottoscritto con la Roma prevedeva che il 30% del prezzo andasse a finire nelle casse giallorosse; proprio perché oggi Romagnoli non si può vendere a meno di quella cifra, la somma che i rossoneri dovranno richiedere sarà necessariamente elevata. In passato la Juventus aveva preso più di un’informazione, ma adesso la difesa bianconera sembra sistemata anche per il futuro con Matthijs De Ligt e Merih Demiral; attenzione tuttavia alle possibilità all’estero, perché come detto ci sono tante squadre che potrebbero fare anche carte false per assicurarsi le prestazioni del capitano del Milan, magari quel Psg pronto a replicare il colpo con cui nel 2012 portò Thiago Silva dal Duomo di Milano alla Torre Eiffel, facendone il nuovo leader del reparto arretrato. A proposito di Demiral: qualora la pista bianconera si concretizzasse davvero, molto probabilmente il giovane turco sarebbe la pedina di scambio proposta dal Milan.