L’appuntamento con le Amministrative 2021 si avvicina e il combinato disposto tra la campagna elettorale e i social network regalano tormentoni e polemiche che, per fortuna, durano lo spazio di qualche refresh dei Trends in timeline: è il caso di Roman Pastore, candidato al Municipio di Roma nella lista Azione di Carlo Calenda che è finito nel mirino degli utenti Twitter per via di un cinguettio firmato dalla psicologa Barbara Collevecchio, profilo molto in vista sul social. Il motivo del contendere è uno scatto in cui il 21enne studente mostra un orologio di pregio al suo braccio in uno dei tanti scatti che posta sul web. Da lì la battuta sul Rolex, unita soprattutto al fatto che spesso Carlo Calenda è stato definito come un ‘radical chic’, è stata come un calcio di rigore a porta vuota tanto che la nota marca di orologi Rolex è finita pure in tendenza su Twitter.
Ma ricostruiamo cosa è accaduto: tutto è partito, come detto, da un tweet apparso sul profilo di @colvieux con cui la psicologa prende in giro il candidato di Azione che già in passato aveva partecipato alla scuola di formazione politica di Matteo Renzi, ironizzando sul fatto che gli stessi che prendono in giro i percettori del Reddito di Cittadinanza, a destra come pure a sinistra (per quanto Italia Viva si collochi in ben altra posizione sullo scacchiere politico), siano gli stessi che ostentando “una notevole collezione di patacconi. Tutti regalati dal nonno?”. Detto che la gogna per il 21enne è certo immeritata dato che ognuno può indossare la marca di orologi che ritiene opportuna nei propri selfie, casomai a essere oggetto di ironia può essere l’ostentazione della ricchezza.
CANDIDATO DI CALENDA COL ROLEX? “NO E’ AUDEMARS PIGUET”: E I SOCIAL SI SCATENANO
Tuttavia alcune precisazioni vanno fatte, compresa la replica del diretto interessato: la marca dell’orologio non è il Rolex, come qualcuno ha subito fatto notare per ‘agganciarsi’ ai Trend più sfruttabili del momento ma… solo un Audemars Piguet, marchio comunque importante. Il vero problema, come spesso avviene, è che lo scatto del giovane Pastore è diventato terreno di scontro tra due fazioni: da una parte i sostenitori della libertà personale di indossare ciò che si vuole, con le accuse di “invidia sociale”, e dall’altra invece gli sfottò sul “narcisismo politico” e sui “figli di papà” dei candidati di Calenda e del loro apparentamento con quelli renziani. Una valanga di commenti che è diventata immediatamente un ‘caso’ e che ha portato la stessa Collevecchio e il protagonista degli scatti a tornare sull’argomento.
Infatti tra le varie reazioni ci sono state purtroppo anche insulti e accenni al bodyshaming nei confronti di Pastore, a cui qualcuno ha augurato che venisse staccato il braccio dove faceva sfoggio del suo costoso orologio. “La battuta sul Rolex è infausta ma se un candidato fa di tutto per evidenziarlo vuol dire che più che la sostanza, si vuole mettere in mostra l’involucro” ha scritto con molta più misura qualche altro utente, mettendo sul piano della questione i due aspetti principali, senza dimenticare gli insulti gratuiti che Roman ha dovuto ricevere. “Oddio! Sono stato scoperto! Mi hanno “sgamato” l’Audemars Piguet (non Rolex) che, mi pare, non è (ancora) un reato indossare. Ma la polemica politica riusciamo a farla sui temi o l’unica opzione è quella sempre di fare o di ricevere attacchi personali? Forse è chieder troppo…” è la replica doverosa social di Pastore. Anche se qualche utente nei commenti non ha mancato di far notare che non è nemmeno reato percepire il reddito di cittadinanza e sentirsi definire “frignone indivanato”…
Sempre sul ragazzetto e il “ caso” #Rolex. Poverino, candidato a 21 anni da Calenda, partecipa a scuola di #Renzi che predica che i poveri devono soffrire senza #RedditoDiCittadinanza, e una notevole collezione di patacconi. Tutti regalati dal nonno? pic.twitter.com/hWsSpsOa9a
— Barbara Collevecchio (@colvieux) September 2, 2021