Oggi è arrivato il via libera della Camera alla riforma della giustizia targata Marta Cartabia
. Intervenuta a Tg2 Post, Licia Ronzulli s’è detta soddisfatta del testo: «Questa riforma era indispensabile e urgente perché legata ai fondi del Recovery Plan e per i nostri cittadini, ricordiamo che la lentezza del sistema giudiziario ci costa il 2% di Pil. Ogni riforma non è perfetta, se fosse stato il Centrodestra questa non sarebbe stata la nostra riforma, ma facciamo parte di questo governo e abbiamo deciso di dare un contributo e di fare un passo indietro. Va nella direzione di una riforma garantista e riformista – ha spiegato l’esponente di Forza Italia – anche grazie al nostro sottosegretario Sisto finalmente abbiamo superato l’abominio del fine pena mai di Bonafede».
Un passo in avanti importante anche secondo Benedetto Della Vedova, che ha però tenuto a precisare: «Ritengo che il testo iniziale fosse più coraggioso, più netto di quello uscito dopo il negoziato. Era importante superare l’obbrobrio giuridico della cancellazione della prescrizione, mi dispiace per l’ex ministro Bonafede che rimpiange tempi che io non rimpiango. I tempi certi dei processi servono come garanzia costituzionale a tutte le parti che sono dentro i processi. Serve anche all’economia: uno dei danni che l’Italia subisce come immagine è l’idea che se finisci dentro un processo, non ne esci più».
RONZULLI E DELLA VEDOVA SUL REFERENDUM GIUSTIZIA
Sempre a proposito di giustizia, sia Ronzulli che Della Vedova – come FI e +Europa, del resto – si sono schierati al fianco dei referendum promossi da Lega e Radicali. Ecco le parole dell’azzurra: «Abbiamo deciso di sostenere i referendum, diamo la parola ai cittadini: il pezzo che manca alla riforma Cartabia potrà essere fatto perché scelto dai cittadini». Questo il giudizio di Della Vedova: «+Europa sostiene i referendum. Nella mia militanza pannelliana, alcuni di questi quesiti li avevamo promossi senza successo, speriamo abbiano più fortunata. Sono riforme di impianto liberale che non sono in contraddizione con la riforma Cartabia. Io ho dubbi sul garantismo di Salvini, ma non mettiamo limiti alla provvidenza manzoniana (ride, ndr)».