0″Non è che siamo contrari, se ne parla“, Così Maurizio Leo, viceministro all’Economia, si è espresso al Forum in Masseria di Manduria in merito alla riedizione della rottamazione. Per Fratelli d’Italia ci sono dei paletti; la Lega, nel frattempo, rilancia la flat tax.
Le posizioni nel governo, infatti, sono diverse. Ad esempio, Fratelli d’Italia è favorevole alla rottamazione, ma solo per chi è davvero in difficoltà. Il numero due del MEF, come riportato dal Messaggero, ha spiegato che è contrario all’estensione a tutti, perché non va premiato anche chi potrebbe pagare ma non lo fa.

Inoltre, FdI è contraria agli sconti sulle cartelle recenti, quelle emesse negli ultimi anni. Leo è critico riguardo all’abuso di queste sanatorie, perché metà dei contribuenti paga, l’altra metà ne approfitta, ma poi non paga.
COME PUÒ CAMBIARE LA ROTTAMAZIONE
La decisione sulla rottamazione verrà presa nella prossima legge di bilancio, non subito, in quanto “il perimetro finanziario di quest’anno si è esaurito“. Comunque, Leo ha precisato che l’arretrato fiscale non riscosso ammonta a 1.275 miliardi, ma gran parte di esso è irrecuperabile, perché sono debiti di contribuenti deceduti o relativi ad aziende fallite.
Potrebbe allora essere utile, per Leo, la creazione di una commissione che distingua tra ciò che si può riscuotere e i debiti che vanno cancellati. Inoltre, tra i piani di FdI c’è il taglio dell’Ires, rendendo strutturale un’aliquota agevolata per le imprese che reinvestono.
Si vuole anche puntare su incentivi per il reshoring, per le imprese che tornano a produrre in Italia, proponendo un’agevolazione su cui c’è un confronto attualmente con l’UE. Inoltre, FdI propone un concordato fiscale biennale, un accordo preventivo tra fisco e impresa su quanto pagare, per aiutare soprattutto le aziende più piccole.
DAL RAVVEDIMENTO SPECIALE ALLA PACE FISCALE
Ma questi sono giorni importanti per il ravvedimento speciale, la misura transitoria che consente alle partite IVA di mettersi in regola col fisco, pagando il dovuto con sanzioni ridotte, per accedere appunto al concordato biennale.
Non vale per chi è in regime forfettario, ma solo per chi rientra nel regime ISA, con un volume d’affari inferiore a 5,16 milioni di euro. In questo modo, si evita che chi aderisce al concordato venga poi raggiunto dalle cartelle esattoriali per vecchi debiti.
La Lega, dal canto suo, promuove una pace fiscale, ovvero sanatorie e rottamazioni estese, e punta alla flat tax, con un’unica aliquota del 5% per i giovani sotto i 30 anni, con contratto a tempo indeterminato e reddito sotto i 40mila euro. Invece, Forza Italia si concentra sull’Irpef: la proposta di Antonio Tajani è di ridurre l’aliquota dal 35% al 33% per i redditi fino a 60mila euro.