RUSSIA FINLANDIA CONFINE: COSA STA SUCCEDENDO
Mentre Donald Trump prova ad avvicinare Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin alla pace, cresce la tensione su un altro fronte: il confine tra Finlandia e Russia. Nei giorni scorsi sono state diffuse immagini satellitari recenti, confermate al New York Times da alcuni funzionari della NATO, da cui si evince che Mosca sta costruendo e potenziando basi militari nelle zone artiche, proprio vicino al confine con la Finlandia. Oltre a installare nuove infrastrutture militari e ristrutturare le basi già presenti per elicotteri e aerei da guerra, si registra una crescita graduale della presenza militare nella regione.
Trovano conferma, dunque, le previsioni degli esperti, secondo cui Mosca si starebbe preparando alla fine della guerra in Ucraina, dopo la quale sposterà molte truppe verso il confine finlandese e rinforzerà le sue difese vicino all’Artico. Non a caso la Finlandia, membro della NATO dal 2023, ha tenuto esercitazioni militari invernali per simulare uno scontro con un nemico “fittizio”, ma chiaramente ispirato alla Russia.
Al momento, queste iniziative sembrano costituire solo l’inizio di un piano di espansione più ampio e a lungo termine. Tuttavia, secondo i funzionari della NATO, non sono paragonabili ai preparativi militari effettuati dalla Russia lungo il confine ucraino prima dell’invasione su larga scala del 2022. Attualmente, la presenza di truppe russe lungo il confine con la Finlandia è minima, e le autorità finlandesi sottolineano che, per ora, la situazione non rappresenta una minaccia concreta.
NUOVI PIANI DI ESPANSIONE DELLA RUSSIA?
Sebbene la Finlandia non percepisca un pericolo immediato, ritiene che nei prossimi cinque anni la Russia possa diventare una potenziale minaccia, prevedendo un possibile triplicarsi del numero di soldati russi al confine. Emil Kastehelmi, analista del Black Bird Group — un’organizzazione finlandese specializzata nel monitoraggio degli sviluppi militari nel Nord Europa e in Ucraina — ha dichiarato al New York Times che le forze russe sono destinate a crescere sia in dimensioni che in capacità, passando da brigate a divisioni.
Dal punto di vista di Mosca, questi spostamenti militari sono una risposta al timore di accerchiamento, alimentato dall’allargamento della NATO fino ai confini russi, prima con i Paesi baltici e poi con l’ingresso della Finlandia. Inoltre, l’Artico è considerato vitale per la posizione di Mosca come potenza mondiale: vi si trovano rotte, risorse e basi strategiche.
«Ci sarà un aumento della forza militare nelle aree limitrofe dopo la fine dei combattimenti in Ucraina» ha affermato Janne Kuusela, direttore della politica di difesa del Ministero della Difesa finlandese. Sui tempi non si sbilancia, ma è a questo che, secondo lui, deve prepararsi la Finlandia.