E’ scattata come previsto la scorsa notte, a cavallo fra il 10 e l’11 di agosto, la missione spaziale della Russia, il lancio di una sonda destinato a toccare il suolo della Luna. Come sottolinea RaiNews, Mosca vuole essere la prima potenza mondiale a compiere un atterraggio morbido sul polo sud del nostro satellite, dove sembra che vi siano depositi di acqua sotto forma di ghiaccio. E così che, alle ore 1:10 della notte passata, fra giovedì 10 e venerdì 11 agosto 2021, il razzo Soyuz 2.1v con il lander Luna-25, è decollato dal cosmodromo di Vostochny, 5550 chilometri a est di Mosca. Nel giro di cinque giorni la sonda entrerà nell’orbita lunare dove vi resterà fra tre e sette giorni per poi scegliere il punto giusto dove atterrare.
Stando a quanto fatto sapere dalla Roscosmos, l’agenzia spaziale russa, la finestra più probabile affinchè avvenga l’allunaggio, è quella prevista fra il 21 e il 23 agosto, quindi fra una decina di giorni. La navicella che atterrerà sulla Luna è grande come una piccola auto, aggiunge il portare Rai, e resterà sul satellite per un anno con il compito di “prelevare campioni e analizzare il suolo” oltre che “condurre ricerche scientifiche a lungo termine”, così come fatto sapere dal generale Yury Borisov, il direttore dell’agenzia.
RUSSIA, PARTITA LA MISSIONE SULLA LUNA: ALTRE 3 SPEDIZIONI NEI PROSSIMI ANNI
Si tratta della prima di quattro missioni previste sulla Luna dalla Roscosmos da qui a sette anni: la prossima sarà luna-26 nel 2027, quindi luna-27 nel 2028 e infine luna-28 nel 2030, sempre che tutto vada come da programmi. La missione scattata ieri ha una rilevanza particolare in quanto la prima dopo anni in cui l’agenzia spaziale russa opererà in solitaria.
Non va infatti dimenticato che da febbraio dell’anno scorso, da quando ciò la Russia ha invaso l’Ucraina, si sono venute a creare delle inevitabili tensioni a livello internazionale che hanno coinvolto anche le missioni spaziali. Alla fine Mosca ha deciso di tagliare tutti i ponti con l’ESA, l’agenzia spaziale europea, e la Nasa, la controparte americana, slegandosi anche dalla ISS, la stazione spaziale internazionale.