E’ morto all’età di 75 anni il noto attore hollywoodiano, Rutger Hauer. Interprete di centinaia di ruoli nella sua lunga carriera, è ricordato in particolare per il film Blade Runner, dove ha recitato in maniera impeccabile nel replicante del famoso monologo “Ho visto cose che voi umani…” frase poi divenuta una sorta di detto popolare ad indicare le stranezze della realtà che a volte superano la fantasia. Numerosi i tweet in suo ricordo, a cominciare da quello di Matteo Renzi, che ha cinguettato così: “Oggi è morto #RutgerHauer, l’attore di film di successo tra cui #BladeRunner. Questa scena è una delle scene più belle del cinema mondiale, per me. Perché è la scena in cui il senso della vita (e della morte) esplode in modo straordinario. Buona notte”. Gli ha fatto eco un altro esponente del Partito Democratico nonché ex Premier come Paolo Gentiloni: “Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi Indimenticabile”. Così infine Franz Russo, noto giornalista, che sempre attraverso la sua pagina Twitter ha commentato: “Addio al grande #RutgerHauer, il replicante Roy Batty in #BladeRunner”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
RUTGER HAUER, MORTO REPLICANTE DI BLADE RUNNER
La morte di Rutger Hauer ha scosso il mondo del cinema e dell’entertainment. L’attore di film cult come Blade Runner, Batman Begins, e Sin city si è spento all’età di 75 anni dopo una breve malattia. Indimenticabile il suo discorso nel film “Blade Runner” dove interpreta il replicante Roy Batty pronunciando: “Ho viste cose che voi umani non potreste immaginare. Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione… e i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser… e tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia. E’ tempo di morire”. Piccola coincidenza nel destino di Rutger morto nel 2019, l’anno in cui è stata ambientata la celebre pellicola del 1982. Durante una delle sue ultime interviste, Rutger aveva parlato così del suo ruolo di attore: “Bravo e cattivo ragazzo, eroe o antieroe; non mi importa ciò che interpreto, ogni ruolo ha qualcosa di magico”. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)
IL RICORDO DI GENE SIMMONS
In tanti hanno voluto commemorare Rutger Hauer dopo la notizia della sua morte. «Un intenso, profondo, genuino e magnetico attore che ha portato verità, potenza e bellezza nei suoi film», il messaggio lasciato sui social da Guillermo Del Toro. Il regista ha poi fatto l’elenco delle sue pellicole preferite con Rutger Hauer, tra cui ovviamente Blade Runner e Ladyhawke. «Fa tristezza sapere che se n’è andato. Lui è stato sempre un gentiluomo, una persona a modo e caritatevole», ha scritto invece Gene Simmons, membro della rockband Kiss che ha recitato con l’attore nel film Wanted: Vivo o morto. Ma l’attore olandese è stato commemorato anche dal rapper e attore Ice T, che ha ricordato di aver lavorato con lui nel film 1994 intitolato Sopravvivere al Gioco. Ma oltre a personaggi famosi, anche tante persone comuni hanno ricordato l’attore. Ognuno ha ricordato una pellicola in cui è comparso, ma anche la sua partecipazione a videogames come Kindgom Hearts III. (agg. di Silvana Palazzo)
L’OMAGGIO DI GUILLERMO DEL TORO
È un giorno triste per il mondo del cinema: è morto il 19 luglio nella sua casa, a 75 anni, Rutger Hauer, ricordato soprattutto per film come Blade Runner. Tra i primi ad omaggiarlo dopo la triste notizia c’è il regista messicano Guillermo Del Toro. Come dimenticare il monologo che lo ha reso noto e che, ancora oggi, tutti ricordano. Quello in cui Roy Batti dichiara: “Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi: navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione, e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia. È tempo di morire”. Un monologo che lo ha reso indelebile nella memoria e nella storia del cinema mondiale. (Aggiornamento di Anna Montesano)
È MORTO L’ATTORE RUTGER HAUER
È morto Rutger Hauer. La notizia arriva a distanza di qualche giorno: l’agente Steve Kenis ha annunciato che l’attore è deceduto il 19 luglio nella sua casa olandese. Oggi invece si è svolto il suo funerale. Aveva 75 anni e una lunghissima carriera alle spalle, ma la sua popolarità è legata a “Blade Runner”, il film di Ridley Scott con Harrison Ford. Lui era il replicante che aveva visto cose che noi umani non potremmo immaginare. Con quel monologo è entrato nella storia del cinema e oggi viene ricordato sui social. Tra i primi a omaggiarlo c’è il regista Guillermo Del Toro. Si può dire che Rutger Hauer sia morto nell’anno in cui il suo iconico personaggio moriva nella finzione cinematografica, visto che il film, girato nel 1982, è ambientato nel 2019. Nato nella provincia di Utrecht ma cresciuto ad Amsterdam, Rutger Hauer è un figlio d’arte. I suoi genitori erano entrambi attori di teatro. Dopo aver lavorato per una serie tv olandese, fece il salto al cinema grazie al regista Paul Verhoeven con cui girò diversi film. Ma ha lavorato anche con registi italiani, come Ermanno Olmi, Dario Argento e Lina Wertmueller.
RUTGER HAUER, MORTO REPLICANTE BLADE RUNNER
Rutger Hauer debuttò a Hollywood con Sylvester Stallone nel 1981 in “I falchi della notte”, ma è con il ruolo del replicante Roy che fece un importante balzo di carriera. Oltre a quello della fantascienza, l’altro filone molto frequentato dall’attore fu quello avventuroso. Tra i personaggi memorabili di Rutger Hauer c’è senza dubbio anche l’ex capitano di guardia Etienne Navarre in “Ladyhawke” accanto a Michelle Pfeiffer. In “The Hitcher – La lunga strada della paura” invece interpretò un feroce killer. Nel 1988 vinse un Golden Globe per il film tv “Fuga da Sobibor”, mentre l’anno dopo venne premiato come miglior attore al Seattle Film Festival per “La leggenda del Santo Bevitore” di Ermanno Olmi, film che vinse il Leone d’Oro 1988 a Venezia. «Bravo e cattivo ragazzo, eroe o antieroe; non mi importa ciò che interpreto, ogni ruolo ha qualcosa di magico», diceva del suo lavoro. Rutger Hauer si è sposato due volte. Dalla prima moglie ha avuto la figlia Aysha, anche lei attrice, mentre dal 1985 era legato in matrimonio con la scultrice e pittrice Ineke.