Durante i saldi estivi 2025, che avranno luogo domani, sabato 5 luglio, è importante conoscere i reali diritti dei consumatori e le scelte che invece restano “facoltative” degli esercenti in cui facciamo shopping. Ne è un esempio il cambio articolo, che è obbligatorio laddove fosse danneggiato, altrimenti il venditore potrebbe vietarlo.
Gli sconti della stagione estiva, che dureranno fino al 31 agosto 2025, potrebbero avere un calendario differente da Regione a Regione. É indispensabile consultare le date previste per il territorio di residenza, così da non confondersi e creare delle false aspettative.
Le regole da conoscere sui saldi estivi 2025
Prima che i saldi estivi 2025 possano diventare un inferno piuttosto che un’opportunità di risparmio, è bene conoscere anticipatamente le regole e i diritti del consumatore.
Ciò di cui parleremo nei prossimi paragrafi, fanno riferimento alla normativa vigente, spaziando dai diritti sul reso e il rimborso fino all’acquisto con i metodi tracciabili.
Il diritto al rimborso
La regola sulla garanzia sul prodotto acquistato vale anche sui saldi estivi 2025. Qualora il capo o il bene presentasse un danno o un difetto di fabbrica, il venditore ha l’obbligo di cambiarlo oppure ripararlo a sue spese. Mentre l’acquirente può portarlo in negozio entro 12 mesi dall’acquisto.
É possibile in qualche caso, che il venditore non possa o non voglia sostenere i costi di riparazione dell’articolo venduto perché “piuttosto alti”. In quel caso il consumatore ha diritto al rimborso totale o parziale del valore complessivamente speso.
La prova “fiscale”
Affinché il venditore possa riconoscere lo sconto, rimborsare il costo dell’articolo o ripararlo, è indispensabile che abbia la prova dell’acquisto. Il modo più sicuro è conservare lo scontrino fiscale e poi presentarlo in fase di restituzione dell’articolo, altrimenti poter pagare con un metodo tracciato così da risalire elettronicamente.
Infatti in tal caso sarebbe possibile dimostrare l’acquisto compiuto grazie all’estratto conto della propria banca o la ricevuta rilasciata dal sistema bancario.
In caso di franchising, è importante recarsi presso il negozio dove è stato effettuato l’acquisto, in quanto è probabile che i sistemi elettronici dei negozi – pur dello stesso brand – non possano interfacciarsi tra loro.