Si è giustamente parlato molto della piccola bimba di 15 mesi morta per un cerotto antidolorifico. Un errore che ha creato grandissimo dolore a una famiglia, ora distrutta nel suo più profondo. La bimba è stata intossicata da Fentanyl come ha sottolineato anche la patologa, che ha trovato un assorbimento massiccio del medicinale. Nel 2012 ci fu un caso molto simile che avvenne in Italia a Torino. Un bimbo di tre anni e mezzo morì nel comune di Ciriè a causa dell’applicazione di un cerotto antidolorifico a base di oppiacei applicato sulla sua pelle. Il bimbo quando perse la vita era in casa da solo con la nonna, pronta a chiamare i soccorsi ma inutilmente. Il bimbo infatti fu trasportato urgentemente all’ospedale Regina Margherita di Torino, ma non ci fu possibilità di salvarlo. Due storie tragiche accomunate da un errore imperdonabile che ha fatto perdere la vita a due bambini troppo piccoli per capire a cosa stavano andando incontro. (agg. di Matteo Fantozzi)
PARLA LA PATOLOGA
Ci sono pochi dubbi sul fatto che Amelia Cooper, la piccola bimba inglese di 15 mesi, sia morta a seguito dell’assorbimento di una dose massiccia di Fentanyl, potente oppiaceo. La sostanza è stata trasmessa alla bambina attraverso un certo antidolorifico che era applicato sulla madre, anche se non è ancora ben chiaro come lo stesso sia finito sul corpo della piccola. Il medico legale Emma Carlyon ha spiegato: «Manca un cerotto dal corpo di sua madre – le parole riportate su Fanpage.it – non è chiaro come il patch sia stato applicato ad Amelia, soprattutto perché indossava un pigiama che copriva l’area. Non è chiaro quando, dove o come il patch sia stato attacco ad Amelia». La patologa Debby Cook ha confermato la tesi dell’assunzione di Fentanyl: «Il farmaco può causare una riduzione della respirazione, una riduzione della pressione sanguigna e in alcuni casi convulsioni. Quando i livelli diventano alti ci sarà un coma, e in alti livelli come questo può essere fatale». La domanda resta però sempre la stessa: come ha fatto il cerotto a finire sulla bimba di 15 mesi? (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
DINAMICHE DA CHIARIRE
La morte di Amelia Cooper, bimba di 15 mesi deceduta per un cerotto antidolorifico, ha sconvolto il mondo. Le parole della mamma, che sottolineava di averla uccisa e si dava colpa della sua morte, sono apparse sul Sun e presto hanno fatto il giro di tutto il mondo. Le dinamiche di questa tragedia però rimangono ancora tutte da chiarire. Infatti l’unica certezza al momento rimane l’intossicazione da Fentanyl che ha portato a convulsioni e al crollo della pressione sanguinea della bambina. Pare addirittura, come riporta Il Messaggero nella sua versione online, che la dose dell’antidolorifico trovato all’interno del corpo della piccola avrebbe potuto uccidere addirittura un adulto. Ora andrà chiarito perché questo cerotto antidolorifico ha creato questa reazione e se ci saranno delle possibilità di svolta nel caso con la famiglia che ovviamente non si darà pace a prescindere per aver perso una bimba di appena un anno e tre mesi in un modo del tutto evitabile. (agg. di Matteo Fantozzi)
SI CHIAMAVA AMELIA COOPER
Un cerotto antidolorifico ha provocato la morte di una bambina di appena 15 mesi. La piccola Amelia Cooper, originaria di St Austelle, nel Regno Unito, è stata trovata senza vita nel suo lettino, lasciando un vuoto incolmabile nei genitori della stessa. Come riportato dal quotidiano Il Messaggero, ad “uccidere” la povera bambina sarebbe stata un’intossicazione da Fentanyl, noto analgesico oppioide sintetico, che era applicato su un cerotto antidolorifico sul pigiama della madre. Secondo la donna, la piccola era al sicuro, ma in realtà è bastato un minimo contatto per intossicare la bimba di 15 mesi e portarla alla morte.
COME E’ AVVENUTO IL CONTATTO?
Il contatto pare sia avvenuto tramite un abbraccio, un gesto pieno di calore e di amore, ma che alla fine si è rivelato mortale. La polizia sta indagando per cercare di ricostruire l’accaduto, e il passaggio della trasmissione del Fentanyl verso la piccola non è ancora chiaro, ma le forze dell’ordine stanno battendo la pista della morte accidentale, o meglio, per imprudenza della madre. Sconvolta la donna, che ha ripetuto più volte «Ho ucciso mia figlia», come sottolineato anche dal tabloid britannico Sun. La piccola ha sofferto prima di morire, visto che l’intossicazione dell’analgesico le ha provocato delle convulsioni e la riduzione drastica della pressione sanguigna. Nel corpo della vittima sono state riscontrate delle dosi di Fentanyl che avrebbero potuto uccidere un uomo.