Si torna a parlare dell‘istamina dopo che un lotto di tonno è stato ritirato direttamente dal Ministero della Salute. La molecola può provocare anche intolleranza e sono moltissimi che hanno deciso di provare a costruire una dieta, un regime alimentare, per l’intolleranza all’istamina. Esistono proprio degli alimenti ricchi di istamina e altri istamino-liberatori, che vanno ovviamente evitati oppure ridotti al minimo. Tra questi quelli che andrebbero evitati sono crauti, pomodori, spinaci e ovviametne derivati come Ketchup e conserve. Bisogna evitare anche pesce in scatola, affumicato, crostacei e frutti di mare, insaccati, formaggi stagionati, alcool, aceto di vino e lievito. Sicuramente bisogna stare attenti a tutti i possibili derivati e anche a quelle che sono ricette complesse e possono trovare al loro interno questi alimenti in quantità consistenti. (agg. di Matteo Fantozzi)
COINVOLTA LA QUALITÀ PINNE GIALLE
E’ il tonno di qualità “Pinne Gialle” ad essere stato coinvolto nel ritiro del lotto da parte del Ministero della Salute, per una contaminazione da Istamina che, se contenuta in maniera eccessiva nel cibo, può causare danni alla salute. Si trattava, come già specificato, della confezioni da 175-225 g del marchio Nordic Seafood A/S – Melega & Prini srl. Il tonno Pinne Gialle è solitamente la qualità considerata più pregiata del tonno, grazie ad una carne che riesce ad essere particolarmente succosa e saporita. Purtroppo il livello della contaminazione dei mari, soprattutto nelle zone dove i tonni vengono maggiormente pescati, può portare al contatto con la sostanza chimica di alcuni lotti: il Ministero vigila per intervenire anche nelle minime violazioni e per tenere alta la soglia di sicurezza su cibi che possono essere particolarmente a rischio contaminazione. (agg. di Fabio Belli)
CHE COS’E’ L’ISTAMINA
Che cos’è l’istamina? Si tratta di una molecola organica che appartiene alla classe di ammine biogene. Questa è mediatrice chimica dell’infiammazione. Viene prodotta automaticamente dal nostro corpo, ma se assunta ad alti livelli dal nostro corpo può portare a dei problemi di salute non indifferenti. Stavolta nel mirino dei controlli è finito il tonno, con un lotto che è stato ritirato dal Ministero della Salute proprio per il rischio che al suo interno si trovasse un eccesso di istamina. Questa molecola è presente nei cibi che assumiamo comunemente, ma viene eliminata tramite processi fisiologici. Se l’istamina però è in eccesso nel pesce questo dipende probabilmente dallo stato di cattiva conservazione dell’alimento. Conservarlo troppo a lungo o a temperature non sufficientemente basse può portare a dei problemi, per questo esistono dei limiti di legge proprio dell’istamina.
TROPPA NEI CIBI FA MALE
Il Ministero della Salute ha ritirato un lotto di pesce contenendo un livello troppo alto di istamina. Ha dato poi anche dei particolari in più, specificando che si trattava di un lotto di fette sottovuoto e surgelate di tonno a pinne gialle. Il marchio è Nordic Seafood A/S Melega &Prini srl di Bolzano. Va specificato che questo include due soli clienti all’ingrosso ed è prodotto dall’azienda Central Western Pacific in Indonesia. Troppa istamina fa male, ma perché? Questo perché è un mediatore chimico dell’infiammazione. Contenuta anche nei mastociti, cioè cellule del tessuto connettivo. A loro volta questa si lega alle immunoglobuline IgE che sono rilasciate all’interno del nostro organismo quando abbiamo un’allergia. Presto arriveranno altre informazioni legate proprio al lotto di tonno ritirato.