Negli Stati Uniti uno studio ha specificato come il nostro cervello funzioni peggio se fa caldo. E’ stato effettuato un test su due gruppi di studenti e questo mostra come le capacità di calcolo si riducano se la temperatura va ad aumentare. La lucidità cala e i risultati sembrano piuttosto evidenti. Lo studio viene dall’Università americana di Harvard a Boston dove è stato effettuato un esperimento che dimostra con ampie prove come tutto questo sia vero. Le performance cognitive degli studenti dopo un’ondata di calore sono state analizzate per dodici giorni consecutivi. Un gruppo di studenti viveva in stanze con aria condizionata accesa con la temperatura a ventuno gradi, mentre gli altri dove era spenta con ben cinque gradi centigradi di più. L’evidenza ha dimostrato quindi come le prestazioni peggiorino a causa proprio del calore.
LE CAPACITÀ DIMINUISCONO CON L’AUMENTO DELLE TEMPERATURE
Lo studio che viene da Harvard è stato pubblicato sulla rivista scientifica Plos Medicine. Viene sottolineato come ci sia un evidente cambiamento di prestazioni cognitive nei soggetti esposti al calore. Joe Allen, uno degli autori dello studio, ha spiegato: “E’ dimostrato che i nostri cervelli siano decisamente sensibili ai cambiamenti di temperatura. Abbiamo scoperto che i ragazzi in stanze senza aria condizionata avevano delle reazioni più lente addirittura del 13% e sbagliavano il 10% in più degli altri che invece erano in camere fresche. Basta un incremento minimo e impercettibile delle temperature, senza che nemmeno ce ne possiamo accorgere. Questo ha un impatto deciso sulla nostra mente e possiamo sbagliare anche domande abbastanza semplici a cui sappiamo rispondere”. L’uomo è il direttore del centro Clima, Salute e Ambiente di Harvard, sicuramente una fonte attendibile in merito.