Secondo i recenti studi le diete in cui si eliminano quasi completamente i carboidrati per perdere velocemente i chili di troppo sarebbero assolutamente da evitare. Molto spesso si crede che escludendo dalla propria dieta cibi come pasta, pane, cereali e patate si possa perdere peso e sentirsi più leggeri. Non è proprio così, soprattutto se si consultano i risultati degli studi pubblicati su ‘The Lancet Public Health’, che bocciano nettamente questo regime alimentare. Una vita più lunga dunque è possibile, ma senza rinunciare ai carboidrati. Spgahetti, riso e pane sono ben accetti con moderazione, anzi sono persino consigliati. (Aggiornamento Jacopo D’Antuono)
I RISULTATI DELLA RICERCA
I risultati della ricerca condotta dai ricercatori del Brigham and Women’s Hospital di Boston hanno dato un duro colpo a una delle più vecchie credenze nel mondo dell’alimentazione, ovvero quella relativa all’efficacia delle diete “low carb” che prevedono regimi a basso contenuto di carboidrati. In realtà, proprio il seguire una di queste diete sarebbe la causa principale di una minore longevità al di là della perdita di peso: lo studio, pubblicato anche su “The Lancet”, boccia questi regimi e spiega come nella dieta non dovrebbero mai mancare pasta, pane e altri alimenti ad elevato contenuto di carboidrati, tanto che da un monitoraggio di circa 25 anni dei pazienti coinvolti nello studio si sono desunti alcuni importanti dati sulle aspettative di vita, confermando quanto rilevato da precedenti studi, ovvero che il regime alimentare condiziona pesantemente la longevità. Non solo: sostituire i carboidrati con proteine vegetali è invece consigliabile, mentre i ricercatori americani sottolineano pure come anche l’efficacia delle diete iperproteiche sia un falso mito dato che tutto fanno tranne che favorire la perdita di peso. (agg. di R. G. Flore)
IL RISCHIO DIABETE
Tra i rischi più grandi delle diete povere di carboidrati c’è quello di poter andare incontro al diabete. Non che sia automatica la cosa, ma è stato scoperto che nei regimi alimentari dove ci sono pochi carboidrati il meccanismo che controlla il livello di zucchero nel sangue potrebbe non funzionare correttamente. Il rischio appunto è che si vada a sfalzare il metabolismo andando ad alzare vertiginosamente la glicemia. Il consiglio principale è quello di cercare di andare a consumare una quantità moderata di carboidrati, privilegiando i prodotti integrali, senza però mai eccedere sia nelle dosi che nella gestione dei vari pasti durante l’arco della giornata. Uno studio fatto a Boston rivela quindi come sarebbe più opportuno cercare di mangiare in maniera equilibrata evitando degli sbalzi da considerarsi inutili e dannosi. (agg. di Matteo Fantozzi)
LA PASTA NON FA INGRASSARE, LO DICE UNO STUDIO
Gelati, granite e dolciumi. Spesso la fine dell’estate porta con sè qualche chilo di troppo e chi vuole tornare in forma solitamente pensa all’eliminazione totale dei carboidrati. Una scelta in parte sconsigliata da un recente studio canadese, che ha coinvolto nella sua ricerca numerosi soggetti, con un consumo di 3,3 porzioni di pasta a settimana. I risultati hanno registrato la perdita di mezzo chilo in dodici settimane, dunque verrebbe sfatato il mito secondo cui la pasta farebbe ingrassare: “La pasta non ha contribuito all’aumento di peso o all’aumento del grasso corporeo – le parole dell’autore della ricerca, John Sievenpiper – In realtà l’analisi ha mostrato una leggera perdita di peso, quindi contrariamente alle preoccupazioni, la pasta può essere parte di una dieta sana come ad esempio quella a basso indice glicemico”. (Aggiornamento Jacopo D’Antuono)
SCONSIGLIATA DIETA NO CARBO
Chi vuole dimagrire pensa subito che eliminando totalmente i carboidrati avrà la possibilità di perdere peso in fretta. Questo in parte è vero anche se c’è da dire che non è assolutamente consigliato dagli specialisti farlo. Un recente studio pubblicato su Lancet Public Health del Brigham and Women Hospital di Boston ci svela come per vivere più a lungo e meglio non si deve assolutamente rinunciare completamente ai carboidrati. Il segreto è quello di andare a effettuare un regime alimentare equilibrato con una dieta a basso apporto di carboidrati ma non in cui questi sono totalmente eliminati come in tanti altri regimi. I ricercatori impegnati in questo studio Atherosclerosis Risk in Communities Study hanno analizzato i dati di ben 15400 persone, verificando che sia una dieta con troppi pochi carboidrati che con troppi erano legate ad un aumento sensibile della mortalità. Il rischio più basso invece era associato a un consume da considerarsi moderato.
SOGGETTI DI 25 ANNI SOTTO LA LENTE DI INGRANDIMENTO
Gli autori di questo studio hanno verificato come i soggetti analizzati siano stati seguiti per venticinque anni dopo aver compilato all’inizio dello studio un particolare questionario sulle loro abitudini alimentari. A partire dai 50 anni l’aspettativa media di vita è di altri 33 anni per chi ha un apporto moderato di carboidrati, ben quattro in più di chi ha invece un apporto da considerarsi basso o eccessivo. Bisogna quindi assolutamente diffidare di quelle che vengono chiamate diete low-carb dove infatti si tende ad eliminare totalmente i carboidrati dalla dieta. Per stare meglio e vivere più a lungo quindi servirà un apporto moderato che sia però costante nel tempo e che possa dare al fisico quello di cui ha bisogno.