Calvizie si può curare/ Nuova terapia italiana: applicabile anche su pazienti chemioterapici

- Jacopo D'Antuono

La calvizie si può curare, un nuovo studio italiano da speranza a chi combatte contro la perdita dei capelli. Ecco i dettagli della tecnica messa a punto da dei ricercatori italiani.

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Una ricerca tutta italiana promette di risolvere un problema a dir poco annoso, capace di far mettere le mani tra i capelli (quei pochi rimasti) a tanti uomini e donne: parliamo, lo avrete della calvizie, che i ricercatori dell’Istituto dermopatico dell’Immacolata (Idi) Irccs di Roma sono convinti di poter debellare con un’innovativa terapia biologica e cellulare a base di infiltrazioni di derivati del sangue. Basta una sola percentuale a sottolineare le prospettive di questa nuova terapia: i capelli sono ricresciuti nell’80% dei pazienti trattati per alopecia androgenetica. Ma le applicazioni di questa terapia sono molteplici, come ha dichiarato Giovanni Schiavone, primo autore dello studio e responsabile dell’Unità di Medicina rigenerativa dell’Idi di Roma sentito dall’Ansa:”Un possibile campo di applicazione di questa tecnica riguarda anche pazienti che hanno perso i capelli a causa della chemioterapia”. Dunque le prospettive sono sconfinate: l’incubo calvizie potrebbe essere finalmente archiviato. (agg. di Dario D’Angelo)

Una terapia a base di plasma

Le calvizie si può curare, questo è emerso da un nuovo studio italiano che da speranza a milioni di persone. Ricordiamo che si tratta di un problema prevalentemente maschile con moltissimi uomini che prima o poi devono affrontare i “demoni” della caduta dei capelli. Grazie a una terapia a base di plasma però sembra che tutto sia stato risolto e che questi problemi possano andare tranquillamente ad occupare la casella dei ricordi con nessuna ripercussione dovuta magari a qualche spiacevole effetto collaterale. C’è bisogno però di tempo per vedere come questa terapia possa diventare effettiva a fronte delle numerose sperimentazioni che sono già in agenda. Presto potrebbero arrivare ulteriori informazioni, magari anche su come rendere questa terapia pronta a sbarcare nel nostro paese. Ci vorrà ancora un po’ di tempo ma è di certo una scoperta davvero molto interessante. (agg. di Matteo Fantozzi)

Nessun effetto collaterale

Il nome scientifico è quello di alopecia androgenetica ma molti uomini che hanno a che fare con questo problema la conoscono semplicemente come calvizie: e se per qualcuno è anche un problema estetico, adesso pare che, grazie a una cura tutta made in Italy, sarà possibile combattere questo problema anche nei pazienti giovani e in coloro hanno dovuto sottoporsi a cicli di chemioterapia, assicurando una ricrescita fino all’80% dei capelli. Pare infatti che abbia ottenuto ottimi risultati la sperimentazione di una cura condotta dai ricercatori dell’Idi (Istituto Dermopatico dell’Immacolata) di Roma: il segreto starebbe in un prelievo di sangue dal soggetto interessato, separandone il plasma che poi viene iniettata di fatto nella zona della testa dove si è verificata la caduta dei capelli. Pare che questa tecnica ancora non abbia mostrato effetti collaterali, a parte una vaga sensazione di bruciore nei giorni successivi. Al momento, tuttavia, questo trattamento è disponibile solamente presso la struttura capitolina e ha un costo, in regime di convenzione, pari a circa 1500 euro. (agg. di R. G. Flore)

Una cura tutta italiana per la calvizie

Perdere i capelli può rappresentare un vero e proprio disagio per uomini e donne. Specialmente quando a combattere la calvizie sono ragazzi molto giovani, a volte anche sotto i vent’anni. I capelli lunghi, una folta chioma, sono sempre stati interpretati come simbolo di grande forza e seduzione. Ecco perchè molti uomini si trovano a disagio nel vivere e combattere la perdita dei capelli. Problemi che possono impattare anche a livello interiore, lo dicono dei ricercatori dell’Istituto dermopatico dell’Immacolata (Idi) Irccs di Roma che per combattere la calvizie hanno messo a punto una nuova terapia biologica e cellulare basata sull’infiltrazione di derivati del sangue. I risultati sono stati eccezionali, con una ricrescita dei capelli nell’80% dei casi. Questo studio è stato descritto in maniera dettagliata sulla rivista americana Dermatologic surgery, dove viene messa in evidenza l’importanza delle piastrine e di alcune proteine specifiche presenti nel nostro sangue. 

Il caso di Roma

La calvizie si può curare. Così sembrerebbe dallo studio e dai risultati ottenuti dai ricercatori dell’Istituto dermopatico dell’Immacolata (Idi) Irccs di Roma. Più dell’80% dei pazienti trattati col nuovo metodo hanno riscontrato una ricrescita dei capelli notevoli. Nello studio pubblicato sulla rivista americana Dermatologic surgery sono stati considerati168 casi (102 uomini e 66 donne) di persone che perdevano i capelli. Ventotto anni l’età media per i ragazzi, 36 per le donne. I risultati sono stati a dir poco incoraggianti e adesso chi combatte la perdita dei capelli può sperare in questo nuovo metodo. In Italia risulta il trattamento risulta disponibile soltanto presso l’Unità di medicina rigenerativa dell’Idi di Roma, solo dopo una visita specialistica dal dermatologo. In regime convenzionato il costo si aggira attorno ai 1.500 euro, una cifra abbordabile se si pensa ai risultati raggiunti dai ricercatori nei casi menzionati.





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