Vi abbiamo raccontato la tragedia di Padova, con un anziano di 89 anni che è morto a causa del virus West Nile. La “situazione è sotto controllo”, ma dobbiamo registrare altri due casi di contagio in Provincia di Rovigo, dove sin qui sono ventinove i casi segnalati: gli ultimi due episodi hanno coinvolto un uomo di 85 anni residente a Lendinara e una donna di 80 anni residente a Stienta. Le condizioni delle due persone sono considerate stabili. Scattato l’allarme: in totale sono 51 i casi accertati in Veneto, 32 in forma lieve e 19 neuroinvasive. In due casi è stato registrato purtroppo un decesso. Le città più colpite, oltre la stessa Rovigo, sono Padova, Verona e Venezia. Attesi aggiornamenti nelle prossime ore sulle condizioni di coloro che sono stati contagiati. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
“SITUAZIONE SOTTO CONTROLLO”
Nessun allarme per la West Nile che ha ucciso ancora colpendo un 89enne. I casi registrati finora in Veneto sono 51 di cui ben 15 a Padova. Luca Coletto, assessore regionale alla sanità, come riferisce il portale Padova Oggi, ha rassicurato tutti sulla situazione: “La situazione è assolutamente sotto controllo e in tutti gli ospedali veneti si pone ogni attenzione in fase di diagnosi e si erogano tutte le cure necessarie. Alla gente chiediamo non paura ma collaborazione nel mettere in atto tutte quelle piccole precauzioni che possono allontanare il rischio, come l’uso di repellenti cutanei o per gli ambienti chiusi, delle zanzariere e dei condizionatori dove presenti, evitare di creare zone con acqua stagnante”. In ogni caso, la popolazione è stata esortata ad assumere delle precauzioni come indossare abiti chiari che coprano la maggior parte della pelle, soggiornare in ambienti climatizzati, utilizzare spray o insetticidi in presenza di zanzare (aggiornamento di Stella Dibenedetto).
SALGONO I CASI
Su 51 casi fattisi registrare in Veneto in questa estate, rendendo la West Nile una vera emergenza sanitaria, quello di Mario Lazzarini è stato il secondo caso fatale. I sintomi della sindrome indotta dalla puntura della zanzara sono particolarmente insidiosi per le persone di età avanzata come l’anziano 89enne di Este che ha perso purtroppo la vita per le complicazioni dovute alla puntura dell’insetto. Si sta lavorando per la disinfestazione ma la situazione sembra particolarmente complicata, come sempre quando ci si accorge di un’emergenza nella sua fase già avanzata. Gli interventi di bonifica infatti non sono mancate ma le segnalazioni continuano in Veneto, simbolo di come sia difficile debellare completamente la zanzara una volta insediatasi nell’ambiente. (agg. di Fabio Belli)
FATALE PUNTURA DI ZANZARA
La West Nile ha fatto la sua seconda vittima dell’estate in Veneto, purtroppo un 89enne di Este ha perso la vita. Mario Lazzarini, come racconta PadovaOggi.it, era stato ricoverato in seguito a febbre alta, mal di testa e vomito all’ospedale di Schiavonia. L’uomo era stato contagiato direttamente nel suo giardino di casa dopo una puntura di un insetto. Al momento del ricovero la situazione sembrava essersi stabilizzata, fino al decesso mercoledì mattina quando il tutto era precipitato. Questo ovviamente ha rialzato l’attenzione in merito alle disinfestazioni che più volte sono state predisposte dai comuni veneti. Sarà importante cercare di capire le motivazioni per le quali nonostante tanti interventi la situazione non è stata ancora debellata e un povero uomo ha perso la sua vita. Nelle prossime ore dovrebbero arrivare ulteriori informazioni.
PARLA IL SINDACO DI ESTE
In seguito alla morte di Mario Lazzarini per West Nile il Sindaco di Este ha diramato un comunicato stampa. Ha infatti sottolineato: “Abbiamo appreso la notizia che riguarda il triste lutto del nostro concittadino colpito dalla West-Nile. Esprimiamo innanzitutto congiuntamente, a nome del Comune di Este dell’Ulss 6 Euganea, sentite condoglianze alla famiglia dell’uomo. Tutti gli Enti Locali insieme all’Azienda Ulss 6, per quanto di competenza, da tempo lavorano per contrastare la diffusione di questo fenomeno, che purtroppo si ripropone ogni estate, secondo protocolli internazionali condivisi con l’Istituto Zooprofilattico delle Venezie. Gli interventi sono coordinati dal Dipartimento di Prevenzione della Regione Veneto”. Parole sicuramente importanti dopo le quali sarà necessario tornare sul campo per evitare ulteriori situazioni del genere.