Non è stata sicuramente un’estate facile per i prodotti da supermercato confezionati in busta, che molti consumatori continuano ad utilizzare per la loro praticità. Il caso dei funghi porcini secchi di marca Baresa, ritirati dalla Lidl e prodotti in provincia di Lecco per un rischio di contaminazione chimica, si aggiunge ai lotti ritirati in agosto per listeria di altri prodotti. Ad esempio il lotto di salmone affumicato pre-affettato della KV Nordic ritirato dalla Coop lo scorso 14 agosto, riguardo al quale il Ministero della Salute aveva rivelato presenza di Listeria monocytogenes. Lo stesso batterio che lo scorso 30 agosto aveva portato al ritiro di un tipo di mozzarella di bufala prodotto in Italia ed esportato in Francia. Sul caso dei porcini secchi di marca Baresa, il Ministero non ha ancora indicato la tipologia di rischio chimico e quale sia il batterio potenzialmente capace di contaminare il lotto, che è stato comunque immediatamente ritirato poiché contenente alcuni porcini di origine sconosciuta non dichiarati in etichetta. (agg. di Fabio Belli)
RACCOMANDAZIONE DI GIOVANNI D’AGATA
Il Presidente dello Sportello dei Diritti Giovanni D’Agata è intervenuto sulla questione dei funghi Baresa richiamati da Lidl per “rischio chimico”. Questi ha raccomandato ai consumatori di non andare a mangaire il prodotto e di restituirlo il prima possibile al punto vendita dove è stato acquistato. Quest’ultimo provvederà immediatamente al rimborso totale della spesa per il prodotto in questione. Sicuramente la situazione ha creato grande allarmismo e sarà fondamentale in questo senso cercare di evitare ripercussioni davvero difficili poi da appianare. Per questo sarà importante la sensibilizzazione proprio in merito al prodotto da evitare, con tutti i canali di diffusione possibili che sono stati allertati per far arrivare la voce a tutti. (agg. di Matteo Fantozzi)
ALCUNI PORCINI NON DICHIARATI IN ETICHETTA
Il ministero della Salute ha richiamato confezioni di funghi porcini secchi venduti solo nei supermercati Lidl. All’interno delle buste sono stati individuati «funghi secchi di origine sconosciuta e non dichiarati in etichetta». Il richiamo riguarda i prodotti di marca Baresa, in particolare le buste da 30 grammi commercializzate da Lidl e prodotte dalla Linea Azzurra di Verderio, in provincia di Lecco. Il provvedimento è stato disposto dalla stessa azienda produttrice e poi confermato sul sito del ministero. Il lotto in questione è il TMC 30/03/2019. Con TMC si intende il termine minimo di conservazione e sostituisce la data di scadenza sulle etichette dei prodotti non rapidamente deperibili. Si tratta di una dicitura che segnala la data fino a cui l’alimento conserva le sue proprietà specifiche in corrette condizioni di conservazione. Chi ha acquistato i funghi di marchio Baresa del lotto in questione deve riportarlo al punto vendita per ottenere il rimborso.
LIDL RICHIAMA FUNGHI BARESA: “RISCHIO CHIMICO”
Sul sito del ministero della Salute è stata pubblicata la notizia del ritiro dal mercato da parte di Lidl dei “Funghi porcini speciali” Baresa, spiegando che la decisione è stata presa per «rischio chimico». Questa la categoria del richiamo, senza ulteriori precisazioni. I funghi secchi richiamati sono stati prodotti per la catena di discount Lidl dall’azienda Linea Azzurra Srl nello stabilimento di via Piave 85 a Verderio, in provincia di Lecco. Nello specifico si tratta dei funghi venduti nelle confezioni da 30 g e fanno parte del lotto avente scadenza minima 30/03/2019. Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda di non consumare il prodotto e di restituirlo al punto vendita dove è stato acquistato, che provvederà al rimborso. Clicca qui per visualizzare l’avviso del ministero della Salute.