Si torna a riflettere sul rapporto tra gli italiani e la vita sotto le lenzuola nella Giornata internazionale del benessere sessuale. Purtroppo siamo molto indietro rispetto agli altri paesi europei, basti pensare che con un medico si arriva a parlare di sesso solo nei casi di una malattia come evidenzia giustamente Il Mattino nella sua versione online. Addirittura gli uomini preferiscono rischiare comprando pillole online piuttosto che ammettere di fronte a un medico una disfunzione erettile come rivela un recente studio. Il problema è proprio che medicine del genere in alcuni casi possono portare a conseguenze davvero gravi per la salute. In molti infatti non intendono come collegata la salute generale del corpo con ciò che accade tra le lenzuola, facendosi chiudere da un tabù che oggi ci rendiamo conto appartenere anche alle istituzioni. (agg. di Matteo Fantozzi)
IN ITALIA SI IGNORA NONOSTANTE…
Oggi, 4 settembre, in tutto il mondo è la Giornata internazionale del benessere sessuale. Purtroppo in Italia l’argomento rimane un tabù e l’evento viene praticamente ignorato. C’è totale disinteresse da parte delle istituzioni, come ricorda Ansa sul suo portale, perché si pensa che sia un lusso e un bene da considerarsi “accessorio”. Ciò che va sottolineato è che il nostro paese fa parte dei trentacinque paesi che hanno aderito alla celebrazione della stessa giornata promossa dall’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) eppure non se ne sente parlare da nessuna parte. All’estero invece in questa giornata sono organizzati numerosi convegni e seminari con addirittura interventi di sensibilizzazione in ospedali, scuole, piazze, università e altri luoghi di interesse pubblico.
UN TABÙ TUTTO ITALIANO
Viene da chiedersi il perché l’Italia abbia aderito alla Giornata internazionale del benessere sessuale se poi ogni 4 settembre ignora totalmente l’evento. Il Presidente del Fiss (Federazione italiana di sessuologia scientifica), Roberta Rossi, sottolinea ad Ansa: “Sul benessere sessuale della popolazione italiana c’è un totale disinteresse da parte delle istituzioni. Si pensa che sia un lusso e un bene accessorio. Non c’è grande voglia di informare su educazione sessuale, gravidanze indesiderate, prevenzione e comportamenti a rischio”. Proprio per la salute del nostro paese invece una sensibilizzazione sarebbe molto importante, per cercare di evitare che vengano commessi errori che potrebbero rivelarsi anche fatali. Un punto di vista che deve essere cambiato in fretta per il rispetto di chi abita questo paese.