Magri? È questione di Dna e questo spiegherebbe perché esistono persone che mangano male e tanto ma non ingrassano. Questo è quanto emerge da uno studio dell’Università di Cambridge che ha messo a confronto il genoma di migliaia di persone tra magri, grassi e normopeso. Il peso dipende sì dalle nostre abitudini, ma non esclusivamente. La predisposizione genetica all’obesità non è una leggenda metropolitana, ma un fatto ormai assodato e non solo da questo studio. La novità emersa a Cambridge arriva dallo studio specifico del dna, cosa che non era mai stata fatta in precedenza. Da questo si potrebbe arrivare a trovare nuove strategie per lottare contro l’obesità e ci mette di fronte a una realtà che ha quindi delle basi solide nella scienza. Ci si trova dunque ad affrontare alcuni temi importanti legati alla salute, con il nostro paese che si trova sempre più coinvolto alla lotta contro i chili di troppo.
Magri? Questione di Dna: lo stile di vita rimane importante
La scoperta che si è magri per questione di Dna non ci deve assolutamente far cambiare le nostre abitudini. Una giusta alimentazione e l’attività fisica non servono solo a dimagrire, ma anche a stare bene e a evitare numerose patologie. A tavola si costruisce la nostra salute, quante volte avete sentito questa frase? Niente di più giusto perché è sicuramente importante mangiare alimenti sani ed evitare quelli che possono essere dannosi. Il fatto che alcune persone siano predisposte geneticamente ad essere magre a prescindere da quello che mangiano non deve essere una scusante, anche perché la dieta mediterranea offre talmente tanti alimenti sani e gustosi che magari se proprio si vuole eccedere c’è l’imbarazzo della scelta. Lo studio di Cambridge dunque non vuole invitare a smettere un’alimentazione sana, ma semplicemente cerca nuove armi per combattere l’obesità.