Grande soddisfazione all’ospedale Regina Margherita di Torino, con la piccola Alice che può mangiare dopo tre anni di alimentazione attraverso un sondino. La ricostruzione dell’esofago è stata effettuata con un intervento innovativo, ecco le parole del direttore Fabrizio Gennari ai microfoni di Sky Tg 24: «Alice sta facendo una vita quasi normale, ha la possibilità di muoversi e sta imparando ad usare la sua bocca per alimentarsi. E’ bella combattiva, il suo luogo preferito è la sala giochi». Una malattia particolare, con «l’esofago non si forma completamente, il tratto centrale è assente e non è possibile alimentare i bambini», e ora sono in molti a chiedersi se la piccola potrà iniziare a vivere una vita normale: «Direi di sì, la fase di riabilitazione prenderà il tempo che deciderà la bambina, che deve imparare ad usare la bocca e deve capire che ciò che le viene in bocca è buono e lo può mangiare. Come ha reagito con lo yogurt? Ha fatto le smorfie di fronte a una cosa nuova, ha detto che vuole mangiare la pappa di papà: mi sembra un’ottima cosa». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
COSA ERA ANDATO STORTO NELL’OPERAZIONE A 2 MESI
A Torino mangia per la prima volta a tre anni. La storia della bambina nata con una malformazione congenita finalmente è pronta ad affrontare una vita normale. La bimba era stata operata appena a due mesi di vita a Milano, ma qualcosa non era andato per il verso giusto. C’erano state infatti delle complicazioni dopo l’uscita dalla sala operatoria con l’immediata formazione di una stenosi esofagea, cioè un restringimento cicatriziale della zona. Diverse volte erano state tentate delle dilatazioni in endoscopia con la bimba che però era stata costretta all’operazione per la ricostruzione appunto dell’esofago. Ovviamente questi problemi hanno portato a un’alimentazione artificiale che ha creato alla bambina dei problemi molto seri di crescita. Ora si dovrà lavorare molto sul suo stato di salute e sulla sua alimentazione per rendere definitivamente la sua vita normale. La storia ha emozionato gli italiani, diventando virale sui social network. (agg. di Matteo Fantozzi)
RICOSTRUITO L’ESOFAGO A TORINO
Era affetta dalla nascita da una malformazione congenita all’esofago la bimba di tre anni che, a seguito di un rivoluzionario intervento chirurgico eseguito presso l’Ospedale Infantile “Regina Margherita” di Città della Salute di Torino ha potuto mangiare per la prima volta: infatti, in precedenza la piccola veniva alimentata con un sondino introdotto nel suo stomaco e successivamente con una cannula in vena a causa di una atresia esofagea di tipo I che l’aveva privata di un tratto dello stesso organo. Tuttavia, con la suddetta operazione e la ricostruzione dell’esofago, ora la piccola paziente ha per la prima volta sperimentato l’uso della bocca per alimentarsi: secondo quanto si apprende, inoltre, il normale decorso post-operatorio si è prolungato oltre un mese, ma le cose sembrano procedere per il verso giusto e per la sua famiglia, seguita da un’altra affidataria dato che i suoi genitori sono in Francia per seguire un’altra figlia ammalata, si è trattato del primo sorriso. (agg. di R. G. Flore)
BAMBINA MANGIA PER LA PRIMA VOLTA A 3 ANNI
Dopo il tumore al fegato rimosso senza sutura e l’intervento record per asportare un cancro dal cuore senza aprire il torace, nuovi passi in avanti nel campo della medicina. A Torino, all’ospedale Infatile Regina Margherita, i medici hanno ricostruito l’esofago a una bimba di tre anni che ora, senza essere nutrita artificialmente, può mangiare per la prima volta. Come riporta Repubblica, la piccola è nata con una malformazione congenita, l’Atresia esofagea di tipo I, il che non le ha permesso di alimentarsi per bocca. All’età di due mesi fa A., l’iniziale del nome della bimba, è stata sottoposta a un intervento a Milano, ma una complicanza ha causato una stenosi esofagea, ovvero un restringimento cicatriziale della zona, che non è stato possibile risolvere.
RICOSTRUZIONE ESOFAGO, INTERVENTO INNOVATIVO A TORINO
La complicanza non le ha permesso di alimentarsi per bocca ma i suoi problemi nutrizionali sono stati presi in carico dall’ospedale Infantile Regina Margherita: dopo essere stata alimentata con un sondino introdotto attraverso la parete addominale nel suo stomaco, la piccola ha necessitato di una nutrizione solo per via paretale, con una cannula inserita in una grossa vena. Un mese fa l’intervento che le ha cambiato la vita presso la Chirurgia pediatrica del Regina Margherita diretta dal dottor Fabrizio Gennari: un intervento innovativo, con i medici che sono riusciti ad asportare il tratto cicatriziale ed a ricostruire l’esofago utilizzando unicamente il tessuto esofageo. La bimba di tre anni ora è ricoverata presso il reparto di degenza ad Alta Intensità della Chirurgia Pediatrica e sta progressivamente recuperando l’uso della bocca per alimentarsi.