La storia del ragazzo morto di cancro all’esofago scambiato dai medici per stress è sicuramente un caso di malasanità grave. È evidente che una diagnosi precoce in questo caso sarebbe stata determinante. Ormai anche dei test su pazienti sottoposti a trial clinici hanno dimostrato come individuare il tumore nella sua fase nascente può essere determinante. Nel caso del ragazzo poi il cancro col tempo si era ingrandito, arrivando a formare metastasi anche nei polmoni e nel fegato, senza lasciare dunque possibilità di fuga. Se fosse stato diagnosticato al momento giusto invece un’eventuale operazione o la chemioterapia avrebbero potuto diminuire le possibilità di farlo muovere verso altri organi vitali. Per questo la famiglia di Ryan Greenan non riesce a darsi pace con la sorella che ha raccontato il dolore della famiglia per questo incredibile errore dei medici. Ryan non riusciva a mangiare e bere, la prima diagnosi portò però solo all’ipotesi di un attacco d’ansia. (agg. di Matteo Fantozzi)
La sorella ai pazienti, “sentite più pareri”
Da tempo aveva difficoltà a deglutire: ma quando il medico gli ha detto a Ryan Greenan, badante 35enne di Edimburgo, padre di due bimbe di 8 e 11 anni, che il suo problema era un misto di ansia e reflusso gastroesofageo, molto semplicemente si è fidato. Sbagliando: perché poco tempo dopo è morto per un cancro all’esofago. Ed è per evitare che storie come questa si ripetano che la sorella di Ryan, Kerry, ha lanciato un appello tanto ai pazienti quanto ai medici. Ai primi, perché non si accontentino mai di ascoltare un solo parere; ai secondi perché non sottovalutino l’ipotesi che anche un giovane possa essere affetto da un problema che solitamente coinvolge solo gli anziani. Queste le parole di Kerry, di cui dà conto Il Messaggero:”Quando Ryan è andato dal dottore per la prima volta – racconta – gli fu detto che era solo un problema di ansia e di reflusso e che era troppo giovane per poter pensare a un cancro perché aveva solo 35 anni. Lui ci ha creduto perché tutti gli dicevano che quel tipo di tumore colpiva solo gli anziani. E invece era arrivato al punto che non riusciva più neanche a inghiottire l’acqua e mangiava pochissimo”. (agg. di Dario D’Angelo)
Morto di cancro all’esofago a 35 anni
Un 35enne è morto di cancro, con i medici che hanno scambiato questa patologia per ansia. Sembra incredibile, ma questa è la storia di Ryan Greenan un giovane padre di Edimburgo che purtroppo si è spento alcune settimane fa. Non riusciva a mangiare e bere normalmente, per questo si era recato all’ospedale con i medici che gli avevano diagnosticato un semplice blocco dovuto all’ansia. Con il passare dei giorni però i sintomi sono peggiorati decisamente con alla fine il ricovero e la diagnosi di un grave tumore all’esofago che aveva ormai colpito con metastasi fegato e polmoni. Lascia oltre alla compagna Natasha Robertson anche due figlie di otto e undici anni. Sua sorella, Kerry, ha sottolineato come il ragazzo avesse creduto fermamente alla prima diagnosi, convinto che un cancro all’esofago si potesse verificare solo in una persona anziana. Se fosse stato diagnosticato il tumore alla prima visita probabilmente si sarebbe potuto fare qualcosa.
35enne muore di cancro, per i medici era ansia: parla la sorella
La sorella del 35enne morto di cancro e che per i medici era affetto solo da ansia ha parlato. Come riportato da Il Giornale, nella sua versione online, questi ha specificato: “Se fosse stato preso in tempo il tumore lo avrebbero potuto operare o magari fargli la chemioterapia. Dopo tre mesi si era diffuso e non c’era niente da fare. Sono assolutamente distrutta. Sono arrabbiata. Se l’avessero preso prima sarebbe ancora qui oggi”. Il ragazzo prima di morire aveva ricevuto delle trasfusioni di sangue, anche perché il tumore lo aveva ridotto in condizioni davvero gravissime. Basti pensare che aveva perso 13 chilogrammi e non era più in grado di alimentarsi correttamente. La sorella ha lanciato inoltre un’iniziativa sui social network, raccogliendo i soldi necessari per il suo funerale.