Una cura contro i tumori? Potreste averla già nel vostro armadietto delle medicine: sì, perché uno studio in un certo senso rivoluzionario ha mostrato come l’aspirina possieda delle proprietà in grado di inibire l’insorgenza del cancro e addirittura di contrastarlo quando ha già intaccato l’organismo umano. Secondo una ricerca italiana, finanziata da Airc e da fondazione Cariplo, pubblicata sulla rivista British Journal of Cancer e frutto della collaborazione tra i ricercatori dell’Università Statale di Milano, dell’Istituto Europeo di Oncologia e dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, l’aspirina – appartenente alla categoria dei Fans, farmaci antinfiammatori non steroidei – è in grado di contrastare lo sviluppo di diversi tipi di neoplasie maligne, tra cui quelle del colon-retto, del seno e dell’ovaio. Come riportato da Libero, la ricerca ha dimostrato come questa classe di farmaci svolga nella cellula non solo un’attività antinfiammatoria ma anche antitumorale. Da qui la decisione dei tre Istituti di coordinare una ricerca comune per lo sviluppo di nuovi Fans mirati alla prevenzione neoplastica capace di sintetizzare principi attivi più sicuri sotto il profilo tossicologico degli effetti collaterali poiché ad oggi i Fans non sono utilizzabili a dosaggio pieno in trattamenti prolungati.
ASPIRINA CONTRO I TUMORI
Dunque l’aspirina è la chiave nella lotta ai tumori? Da tempo è noto che i Fans svolgono una potenziale azione antitumorale, ma questi studi certificano come la loro azione antinfiammatoria inibisca lo sviluppo di molti tipi di neoplasie maligne. I numeri in Italia nel 2018 parlano di circa 51mila nuove diagnosi di carcinoma del colon-retto e di un aumento nell’ultimo decennio dei tumori del pancreas, ovaio e cervello: gli studi mostrano invece come il rischio di contrarre il tumore si riduca sensibilmente già dopo il primo anno di trattamento con acido acetilsalicilico (il principio attivo dell’aspirina) a basso dosaggio. L’aspirina, però, non solo presenta dei benefici a livello di prevenzione ma anche nel trattamento dei tumori. Uno studio realizzato in questo caso dai ricercatori dell’ Università della California di Pittsburgh e San Francisco, pubblicato sul Journal of Experimental Medicine, come scrive Melania Rizzoli su Libero, ha dimostrato che i Fans “se assunti con regolarità per almeno sei mesi, allungano la vita dei pazienti affetti da tumori della testa e del collo inoperabili, inibendo la mutazione dell’ oncogeni PIK3CA, frequentemente alterato in questo tipo di malattia, il cui tasso di sopravvivenza passa dal 40% (percentuale rilevata nei non utilizzatori di Fans), addirittura al 78% (percentuale misurata negli utilizzatori regolari di aspirina e simili). La conclusione di tale ricerca è che i Fans inibiscono la crescita delle masse tumorali riducendo o annullando la produzione della prostaglandina E2, una molecola infiammatoria nota per essere coinvolta in diversi tipi di cancro”.