Per chi soffre di una malattia mentale è importante non essere soggetto a uno stigma sociale che ne aggrava la situazione
La malattia mentale è più diffusa di quanto si sappia, ma poiché crea uno stigma nei confronti di chi ne soffre è spesso nascosta. Colpisce anche i più giovani. Secondo Unicef, nel mondo un adolescente su 7 tra i 10 e i 19 anni soffre di un disturbo mentale diagnosticato, i minori interessati in Europa sono 11 milioni e in Italia circa 2 milioni. Quando i genitori riscontrano alcuni campanelli di allarme è necessario rivolgersi al medico perché con cure adeguate si può guarire.
La situazione non è migliore se parliamo di adulti: poco più del 6% riferisce sintomi depressivi, con un percentuale che sale al 9% tra gli over 65, con picchi del 25% tra chi vive in condizioni di disagio economico. Con precarietà lavorativa e bassa istruzione, chi vive solo ed è affetto da patologia cronica non si rivolge agli specialisti per timore di essere poi anche soggetto allo stigma che ne aggrava la situazione.
Secondo un’indagine condotta dall’Istituto superiore di sanità tra il 2021 e il 2023 su 19 Dipartimenti di salute mentale (Dsm), è in costante crescita la domanda di cura, con un aumento dei ricoveri nei reparti psichiatrici ospedalieri, mentre diminuiscono psichiatri, assistenti sociali e terapisti della riabilitazione psichiatrica e della telemedicina.

I malati psichiatrici hanno il diritto di ricevere cure di qualità, essere informati sul proprio stato di salute e sui trattamenti disponibili, partecipare attivamente alla pianificazione delle cure e mantenere la propria autonomia e dignità. Hanno anche diritto alla privacy, alla riservatezza, a essere trattati con rispetto e a non subire trattamenti forzati o contenzione fisica se non in casi eccezionali, motivati e sotto stretta supervisione medica e legale.
I Centri di salute mentale (Csm) hanno l’obbligo di valutare le richieste di aiuto, effettuare visite ambulatoriali e domiciliari per prevenire ricoveri, garantire interventi psicofarmacologici e psicoterapeutici, attività di sostegno infermieristico, pianificare interventi riabilitativi e socio-assistenziali, fornire consulenze specialistiche ad altri servizi. In caso di urgenza, devono intervenire per valutare la situazione, anche se in presenza di rifiuto del paziente, predisponendo un Trattamento sanitario obbligatorio (Tso) se necessario.
Stigma significa marchio, cioè un’etichetta negativa, è una condanna sociale, come il sostenere che questi disturbi non hanno rimedio: per le famiglie significa vergogna, senso di colpa. Chi ha sofferto di disturbi mentali è ghettizzato e succede anche che le assicurazioni, scritto in piccolo nelle polizze, neghino rimborsi.
Lo stigma, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, va contrastata parlando anche di possibile guarigione. Dunque, occorrono diagnosi precise per aiutare il paziente a non soffocare la prima capacità che si annulla che è proprio la forza di volontà. Uno strumento importante è l’intervento educativo che è efficace nel migliorare gli atteggiamenti sia del personale sanitario e degli studenti e l’importanza di questo risultato sta nel correggere i fraintendimenti e creare un clima non giudicante e più inclusivo.
Importante in casi di stigma è l’informazione e la consapevolezza e la costruzione di gruppi di auto aiuto incrementando così la solidarietà reciproca, l’autostima, l’appartenenza a una collettività, riducendo la dipendenza dai servizi.
In Italia l’interesse per la lotta allo stigma è tiepido, soprattutto a livello nazionale, a parte alcune iniziative isolate. Una considerazione reale è che si nota la mancanza quasi totale di pubblicazioni in lingua italiana, soprattutto da parte dei ricercatori italiani. Abbiamo pochissime riviste come la Rivista di Psichiatria e pochi altri documenti che si occupano dell’argomento malattia mentale e soprattutto stigma che è quello più importante.
Quei pochi che affrontano la questione, che è fondamentalmente sociale, entrano solo in dibattiti internazionali scritti in inglese, mentre la lotta allo stigma dei disturbi mentali è proprio quella di far conoscere e pubblicare le conoscenze sul tema cercando di coinvolgere il pubblico italiano.
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