Sam Brinton: guai per la drag queen della Casa Bianca/ “Rubato bagaglio in aeroporto”

- Lorenzo Drigo

Sam Brinton, noto attivista LGBTQ+ e addetto al Dipartimento dell'Energia del governo USA, è finito nei guai per aver rubato una borsa dal valore di oltre 2mila dollari

sam brinton 640x300 Sam Brinton, l'attivista LGBTQ+ e funzionario del Dipartimento dell'Energia americano (Instagram)

Guai per il funzionario dell’energia di Biden, Sam Brinton

Sam Brinton, l’attivista LGBTQ+ drag queen assunta da Biden per ricoprire la carica di funzionario del Dipartimento dell’Energia, è finito recentemente nei guai con l’accusa di aver rubato una borsa che non gli apparteneva all’aeroporto di Minneapolis. Ad incastrarlo sarebbero state le videocamere di sorveglianza dell’aeroporto che l’hanno filmato mentre, al ritiro bagagli, afferrava una borsa non sua, per poi rimuovere la targhetta con il nome del proprietario e allontanarsi a passo spedito.

Insomma, sembra che ora Sam Brinton dovrà scontare per il furto una pena che potrebbe andare da una multa di 10mila dollari, fino alla reclusione per un massimo di 5 anni. La pena sarebbe così alta anche in virtù del valore della borsa trafugata, marcata Vera Bradley, che si aggira al di sopra dei 2mila dollari. Il furto, inoltre, risalirebbe a settembre, e la scomparsa della borsa avrebbe subito insospettito il proprietario originale, spingendolo a denunciare l’accaduto. In seguito alla denuncia sono stati controllati i video di sorveglianza, scoprendo il furto, mentre gli inquirenti avrebbero scoperto anche che Brinton avrebbe usato quella stessa borsa in almeno due occasioni pubbliche, il 18 settembre e il 9 ottobre.

Sam Brinton: prima nega, poi confessa

Non ci sarebbe andato molto a scoprire che la persona immortalata dai video dell’aeroporto era l’attivista LGBTQ+ impegnato nel governo Sam Brinton, mentre controllando la lista d’imbarco avrebbero anche appurato che alla partenza del volo non aveva registrato alcun bagaglio. Sentito dagli inquirenti, in un primo momento l’attivista avrebbe negato il suo coinvolgimento, sostenendo che si trattava della sua borsa, e che “se avessi preso la borsa sbagliata, sarei stato felice di restituirla, ma dentro c’erano i miei vestiti”.

In un secondo momento, però, Sam Brinton ci avrebbe ripensato, contattando nuovamente gli inquirenti, desideroso di ritrattare la sua deposizione. Nel secondo interrogatorio avrebbe detto di essere stato sovrappensiero “e ho preso la borsa pensando fosse la mia“. Giunto in albergo, una volta controllato il suo contenuto, si sarebbe accorto dell’errore, ma preso dallo sconforto “non sapevo cosa fare”. Ha raccontato di aver svuotato la borsa nel cassetto di un comò in albergo, indumenti mai rivenuti né dagli addetti dell’hotel, né dagli inquirenti. La borsa sarebbe stata restituita, mentre Brinton è stato accusato di furto di beni mobili senza autorizzazione.





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