Samuele Segreto, ex ballerino di Amici, è finito in questi giorni al centro delle cronache purtroppo nere. No, non ha fatto niente di male, ma semplicemente c’era anche lui sabato scorso a Monreale, quando si è verificata una terribile sparatoria da parte del 19enne Salvatore Calvaruso (reo confesso), che ha ucciso tre ragazzi. Samuele Segreto è originario di Palermo, nato 21 anni fa, ma vive a Monreale, teatro del massacro, e attraverso la sua pagina Instagram ha affidato il proprio pensiero, raccontando quanto sia accaduto quella terribile sera di pochi giorni fa.
Il giovane narra di essere rimasto traumatizzato “non penso ad altro che ai colpi di pistola”, ma anche al “sangue” e “ai miei amici che scappano piangendo”, quindi “ragazze che tremavano”, e nel frattempo ancora spari, “corpi, oggetti, urla”, e il tutto nel giro di una decina di minuti. Samuele Segreto era presente al momento della sparatoria “Siamo paesani, ci conosciamo tutto da sempre”, ma quella sera che doveva essere una festa, si è purtroppo trasformata in una “tragedia per tutti”. Quindi l’ex di Amici ha voluto condannare fortemente l’accaduto: “A casa mia non si gira con la pistola, casa mia era un luogo sicuro, il più sicuro al mondo”, e si aspettava con ansia quel momento, riferendosi alla festa del Crocifisso di Monreale, una manifestazione che ogni anno a fine aprile attira migliaia di visitatori dalle zone limitrofe.
SAMUELE SEGRETO E LA STRAGE DI MONREALE: “SIETE DELLE M*!”
Samuele Segreto ha quindi rivolto degli insulti a colui che ha commesso la strage, “Siete delle m*, nella m* nascete e nella stessa rimarrete”. Una condanna senza se e senza ma quello dell’artista che rincara la dose augurando ai responsabili di passare “dei giorni tremendi” e di vivere lo stesso dolore che stanno vivendo i famigliari e gli amici delle tre vittime: “Avete lasciato traumi indelebili” aggiunge.
In chiusura di post Samuele Segreto ha ricordato i tre ragazzi deceduti, Massimo, Andrea e Salvo: “Potevo essere io, mio fratello o la mia fidanzata”, invitando le autorità a prendere seri provvedimenti per evitare che situazioni di questo tipo si ripetano.