Umile frate francescano, San Diego d’Alcalà dedicò la sua vita alla preghiera, alla povertà e alla carità verso i malati e i poveri: scopriamo la sua vita
San Diego d’Alcalà, il frate delle Canarie
San Diego d’Alcalà nacque in Spagna in una località chiamata San Nicola di Porto e sin da giovane dimostrò un’intensa propensione alla disciplina cattolica, esercitandosi indefessamente nella vita interiore e nel raccoglimento.
Diego decise di entrare nel Convento dei Frati Minori, situato ad Arizzafa: qui svolse il noviziato e, divenuto fratello laico, si dedicò alle attività più umili, sempre attento a ciò che richiedeva la Santa ubbidienza.
Quando fu inviato alle isole Canarie, l’uomo affrontò un periodo estremamente complicato perché si trovava in una terra dove le credenze ancestrali erano profondamente radicate: Diego però riuscì a convertire molti pagani e divenne capo del convento sito a Fuerteventura.
Nel 1450, Diego torna a Roma per partecipare al Giubileo e alla canonizzazione di Bernardino da Siena: fu inviato al Convento di Aracoeli e si occupò degli infermi. Quando poi si diffuse la peste e la carestia, Diego fu uno dei pochi a non lasciare Roma per mettersi al completo servizio degli ammalati, offrendo assistenza e sostegno spirituale.
Si narra che frate Diego, che tanto adorava la Vergine Maria, usasse l’olio della lampada che teneva accanto all’immagine della Madonna, per guarire i malati, cosa che riusciva a fare anche con la semplice benedizione.
Diego morì il 13 novembre del 1463 all’interno del convento di Alcalà de Henares, dopo aver passato la notte a contemplare le piaghe di Gesù crocifisso. Per mesi il suo corpo fu esposto per la venerazione dei fedeli, restando totalmente incorrotto. Sisto V lo dichiarò santo nel 1588.
Non solo California, il Patronato di Canicattì
San Diego d’Alcalà è protettore di Canicattì, che lo festeggia in agosto con celebrazioni eucaristiche, processioni dalla Santa reliquia e la sagra “Scuru e Fuddra”.
Canicattì è una cittadina siciliana situata tra Caltanissetta e Agrigento: lungo il centrale corso Umberto si trova la chiesa di San Diego, mentre in Piazza Quattro Novembre, davanti alla statua di Gioacchino La Lumia, si trovano la fontana di Nettuno del XVII secolo e la settecentesca Chiesa del Purgatorio. Non lontano si trova la Torre dell’Orologio del ‘700 e i resti dell’antico Castel Bonanno.
Meritano una visita, infine, il Duomo di San Pancrazio con all’interno la statua marmorea della Madonna delle Grazie di epoca bizantina e la Chiesa dello Spirito Santo dove è esposta una Madonna della scuola del Gagini. Il Santo è anche Patrono della celebre città californiana a cui ha dato il nome.
Gli altri Santi del giorno
Si celebrano il 13 novembre anche San Caillin di Ferns, Sant’Abbone di Fleury, San Donato, Sant’Eulogio di Ivrea, Beato Giovanni Ortega Uribe, Sant’Imerio, San Niccolò I e Beato Varmondo Arborio.
