San Filippo Diacono è il primo missionario che la storia ricorda. Fu uno dei sette principali diaconi scelti dopo la Pentecoste, cioè promotori del Vangelo, per la sua caratteristica di “uomo di buona reputazione”. Per questo motivo viene ricordato come Filippo Evangelista, anche per distinguerlo da Filippo di Bethsaida, uno dei dodici apostoli, e dai diversi suoi omonimi cristiani comparsi diversi secoli dopo. Fu costretto a fuggire da Gerusalemme a causa delle persecuzioni scoppiate dopo la morte di Stefano, il protomartire e primo promulgatore del vangelo. Si recherà quindi in Samaria, una regione situata tra la Giudea e la Galilea, dove inizierà con successo la sua opera di evangelizzazione. Qui fonda la sua prima missione con i primi fedeli e una nuova comunità, che verrà visitata da Pietro e Giovanni che la benediranno invocando lo Spirito Santo.
La missione di Filippo proseguirà quindi verso Gaza, in Palestina, destinazione da lui indicata dallo Spirito Santo. Lungo la strada incontrerà un uomo di origine etiope, trasportato da un carro, mentre legge un brano del profeta Isaia che racconta di uno schiavo condotto a morte su di una croce. Il funzionario, non capendo bene il brano, invita Filippo sul suo carro affinché gli spieghi il passo. L’evangelista così racconta al funzionario africano che l’uomo sulla croce è Gesù, e questi ispirato dalle parole dell’uomo, decide di farsi battezzare. Si racconta che il funzionario etiope fosse uno degli l’eunuchi della Regina Candace, recatosi a Gerusalemme spinto dalla curiosità verso la “fede d’Israele”, e ritornato in patria convertito al cristianesimo. Da quel momento in poi il Vangelo varcherà il confine delle terre africane, e ne stravolgerà per sempre la storia. Filippo si recherà infine a Cesarea, diventandone la guida spirituale della comunità con il titolo di evangelista. Vi si stabilirà con la famiglia, composta da quattro figlie nubili, conosciute con il nome di “profetesse”, e riceverà una visita dagli apostoli Paolo e Luca intorno al 58 d.C. Secondo molti studiosi il Santo morì a Cesarea, ma il giorno e l’anno in cui avvenne la dipartita sono tutt’ora sconosciuti. Altri invece ritengono che morì a Tralle, città in cui venne fatto vescovo.
San Filippo Diacono, feste e sagre a lui dedicate
L’11 ottobre la Chiesa ricorda San Filippo Diacono. La sua notorietà non raggiunse mai quella dei suoi omonimi San Filippo Apostolo e San Fiippo Neri, personaggi di spicco della cristianità. Per questo ancora oggi il Santo ricopre un ruolo secondario e marginale, e non viene celebrato in nessuna città del mondo attraverso sagre e feste. Ancora oggi Filippo diacono non è stato scelto da nessuna città come santo patrono, non sono quindi celebrate feste e sagre in suo onore per ricordare il giorno della sua canonizzazione.
Gli altri Beati del giorno
Lo stesso giorno vengono ricordati diversi altri Santi e Beati, tra i quali si possono annoverare San Giovanni XXIII, Papa Roncalli, Sant’Anastasio, il vescovo San Firmizio di Uzes, l’arcivescovo San Gaudenzio, Santa Maria Desolata, il martire San Sarmatas, e il primo vescovo di Lettonia San Meinardo. Tra i beati sono celebrati Beato Giacomo Griesinger da Ulma e il martire Beato Angelo Ramos Velazquez.