Ogni anno il 19 febbraio la Chiesa Cattolica celebra la figura religiosa di San Giorgio monaco, Vescovo di Lodève. Le notizie riguardanti la sua vita sono poche e frammentarie e, spesso, la ricostruzione delle vicende legate alla sua esistenza è stata oggetto di discussioni storiche, sia per quanto riguarda la sua opera di evangelizzazione sia rispetto alla sua morte.
San Giorgio monaco, un vescovo molto amato in Francia
Secondo le fonti giunte fino a noi, San Giorgio monaco nacque intorno al IX secolo nella città di Aquitania, in Francia. Fin da giovanissimo sentì dentro il suo cuore la chiamata di Gesù Cristo, e decise di prendere gli ordini presso il monastero di Conques. Qualche anno più tardi fu trasferito presso l’Abazia di Vabres, dove San Giorgio si distinse per il suo impegno e per il suo animo buono e generoso.
Il santo dedicava le sue giornate alla preghiera e alla cura dei più bisognosi, diventando in breve tempo amministratore della struttura religiosa. Nell’877, infine, fu scelto come vescovo di Lodève, dove lavorò con zelo e spirito umile per tutta la sua vita, dedicandosi all’evangelizzazione del popolo e diffondendo il Verbo con amore.
Non si hanno notizie precise riguardanti la sua morte, secondo alcune fonti San Giorgio sarebbe venuto a mancare nel 903 a Lodève, mentre secondo altre l’anno successivo a Vabres.
Proprio per questa difformità, secondo alcuni storici, in realtà la figura del monaco e quella del vescovo apparterrebbero a due individui differenti, anche se tradizionalmente vengono accomunate nella stessa persona.
La città di Lodève e il culto del Santo
Il culto di San Giorgio monaco è ancora oggi molto vivo in tutta la Francia, in particolare nel comune di Lodève, dove ha vissuto per molti anni.
Lodève è un piccolo comune dell’Occitania di poco più di 7 mila abitanti, qui ogni anno i fedeli si raccolgono in preghiera per ricordare il santo, uomo di fede, buon pastore e cristiano zelante.
Gli altri Santi del giorno
Il 19 febbraio, oltre a San Giorgio monaco, la Chiesa cattolica celebra numerosi santi e beati, tra cui: San Mansueto di Milano, vescovo vissuto nel VII secolo che combatté l’eresia dei “monoteliti”; San Barbato di Benevento, vescovo che dedicò la sua vita all’evangelizzazione del popolo; Beata Elisabetta Picenardi, che dedicò la sua intera esistenza alla preghiera e penitenza; Beato Alvaro da Cordova, domenicano spagnolo fondatore del convento di Scala Coeli; Beato Giuseppe Zaplata, religioso che trascorse i suoi ultimi anni occupandosi dei malati di tifo nel campo di concentramento di Dachau; San Quodvultdeus, vescovo di Cartagine.