La Chiesa celebra oggi, 13 settembre, San Giovanni Crisostomo. Sono tantissime le opere degne di nota del santo ricordato quest’oggi, famoso anche per il suo soprannome, leggasi “Bocca d’oro”. Non molti sanno, infatti, che Giovanni si distinse in particolare per una grandissima oratoria, e post-mortem gli avvenne appunto affibbiato questo particolare appellativo. Giovanni viene anche ricordato per la sua capacità si sfidare i potenti senza alcuna remora, visto che lui non temeva nessuno, come ad esempio quando condannò pubblicamente l’allora imperatrice Eudossia, accusandola di alcune colpe. Peccato però che la Chiesa, all’epoca, non rispose compatta, visto che alcuni vescovi si schierarono dalla parte di Giovanni, mentre altri a fianco della donna, che ovviamente si offese. Per questo motivo Crisostomo venne mandato in esilio dove lo stesso santo continuò comunque a tuonare nei confronti delle cose che non gli andavano bene. Morì nel 407 e viene considerato il protettore di giovani, studenti e preghiere. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
SAN GIOVANNI CRISOSTOMO/ VIDEO, 13 SETTEMBRE SI CELEBRA IL PROTETTORE DEGLI STUDENTI
Nella giornata del 13 settembre la chiesa cattolica dedica i suoi festeggiamenti a San Giovanni Crisostomo, conosciuto anche con il nome di Bocca d’Oro per via della sua magnifica eloquenza. Nel 438, per volere dell’imperatore Teodosio II, figlio di Arcadio, le sue spoglie furono riportate nella città di Costantinopoli dove ebbero degna collocazione. Dopo il sacco di Costantinopoli, nel 1204, le spoglie furono però traslate a Roma e custodite nella basilica vaticana, dove si trovano ancora oggi. Nell’iconografia classica, San Giovanni Crisostomo viene rappresentato con il bastone pastorale e circondato dalle api. Viene considerato il Santo protettore degli studenti, visto il fervore con il quale sempre si dedicò allo studio delle Sacre Scritture, ma è anche il patrono della Russia. È stato inserito fra i 36 Dottori della chiesa cattolica.
San Giovanni Crisostomom, la vita del Beato
La nascita di San Giovanni Cristosomon cùi porta a una storia molto bella e particolare datata anno 347 ed avvenne ad Antiochia da una famiglia cristiana molto benestante. Il padre, un ufficiale dell’eservicto siriano, morì giovane e la madre giovanissima dovette crescere da sola sia lui che la sorella maggiore. Fu introdotto presso la scuola di Libiano, un celebre oratore e filosofi dell’epoca, il quale dichiarò in uno dei suoi scritti che Giovanni Crisostomo fu uno dei suoi allievi più dotati ma gli fu troppo presto strappato dalla chiesa. La gioventù di Giovanni fu abbastanza inquieta perché il ragazzo, senza la salda guida paterna, si lasciò conquistare dalle passioni terrene. A 18 anni, però, incontrò il vescovo Melezio al quale chiese di essere battezzato, successivamente a questo evento ricevette i voti e iniziò a dedicarsi all’eremitaggio. Durante questo periodo studiò molto la teologia e scrisse anche un trattato secondo il quale la vita monacale non era la via migliore per servire Dio ma era necessario calarsi nel mondo, aiutare gli altri ed esporsi a mille tentazioni alle quali resistere con la preghiera e la devozione.
Nel 398, dopo la morte dell’arcivescovo di Costantinopoli, tale Netterio, Giovanni prese il suo posto e fin da subito iniziò una vera e propria opera di moralizzazione del clero, attirandosi non poche antipatie soprattutto da parte dei potenti. Inoltre promosse uno stile di vita molto frugale, che impose a tutte le diocesi di Costantinopoli, in aperto contrasto con quelle di Alessandria che invece facevano dello sfarzo e delle ricchezze la propria bandiera. Nel 402 ci fu il primo tentativo di destituirlo, grazie ad una congiura organizzata da Teofilo e dalle diocesi di Costantinopoli, in combutta con l’imperatore Arcadio che decise di destituirlo e mandarlo in esilio. In quello stesso periodo, però, l’imperatrice Eudoxia abortì e volle al suo capezzale proprio Giovanni Crisostomo che così poté rientrare in città. Due anni dopo, però, i suoi nemici riuscirono ad avere la meglio e Giovanni fu nuovamente condannato all’esilio, questa volta senza possibilità di riprendere il suo posto. Fu dapprima mandato a Cucusa, dove rimase quasi tre anni, successivamente fu trasferito a Pitiunte, una località del Mar Nero, ma quest’ultimo trasferimento fu fatale per il suo fisico già debilitato e così Giovanni morì durante il viaggio, il 14 settembre del 407, nella località di Comana.
Gli altri Santi del giorno
Altri Santi che sono festeggiati nello stesso giorno sono la vergine Santa Giustina, l’abate Sant’Amato di Remiremont, il vescovo Sant’Amato di Sens, i martiri San Marcellino e San Giuliano, il vescovo San Maurilio di Angers, l’eremita San Venerio, la religiosa Beata Maria di Gesù e il martire Beato Claudio Dumonet.