Ogni anno, il 4 febbraio, la Chiesa Cattolica celebra la figura religiosa di San Giuseppe da Leonessa, sacerdote cappuccino che visse a cavallo del XVII secolo. È considerato Patrono delle Missioni, per il coraggio che dimostrò, in terra straniera e ostile, nel diffondere il Verbo.
San Giuseppe da Leonessa: il sogno di diventare missionario e la travagliata spedizione di Costantinopoli
San Giuseppe da Leonessa, alla nascita Eufranio Desideri, nacque nel piccolo paese di Leonessa, in provincia di Rieti, l’8 gennaio 1556 in una famiglia di mercanti.
Ancora in tenera età, sentì forte nel suo cuore la chiamata di Gesù e decise di entrare a soli sedici anni nell’Ordine dei Francescani, per poi prendere i voti otto anni più tardi.
Subito dopo, il Santo, con l’approvazione del pontefice, decise di partire alla volta di Costantinopoli per supportare la comunità cristiana presente sul posto, vittima di costanti persecuzioni. Purtroppo, lo stesso San Giuseppe da Leonessa finì per essere arrestato e torturato dai turchi pagani a causa della sua opera di evangelizzazione.
Ritornato in Italia, Giuseppe si trasferì in Abruzzo, predicando nei vari villaggi della zona. Proprio in questo periodo la tradizione riporta diversi racconti di miracoli operati da San Giuseppe da Leonessa nei confronti dei più bisognosi.
Dopo una vita dedicata alla cura del prossimo, venne a mancare nella città di Amatrice il 4 febbraio 1612, colpito da un malore improvviso.
Sepolto in un primo momento nella cittadina laziale, nel 1639 alcuni abitanti di Leonessa decisero di approfittare di un terremoto per impossessarsi delle sue spoglie, riportandolo nel luogo che gli aveva dato i natali, dove sono conservate ancora oggi.
Il culto e i festeggiamenti a Leonessa
La storia e il culto di San Giuseppe da Leonessa sono particolarmente legati alla cittadina che gli ha dato i natali.
Leonessa è una piccola città di appena 2 mila abitanti della provincia di Rieti, fondata intorno al 1278. Da sempre meta turistica, sia per il periodo estivo sia invernale, è nota per la sua splendida stazione sciistica sul Monte Terminillo.
Qui è possibile visitare diversi luoghi di interesse religioso e civile, come la Fontana Farnesiana, costruita intorno alla metà del XVI secolo, o lo stesso santuario di San Giuseppe da Leonessa, edificato sulla casa natale del Santo.
Nonostante la ricorrenza cada il 4 febbraio, i Leonessani ricordano il proprio patrono la seconda domenica di settembre.
In particolare, i festeggiamenti durano per ben 5 giorni, a partire dal martedì precedente la seconda domenica del mese, durante ognuno dei quali si ripercorre una tappa della vita del santo (nascita e infanzia, sacerdote cappuccino, missionario in Turchia, apostolo della carità e morte) e si tengono diversi eventi civili, come spettacoli musicali e stand gastronomici ricchi dei prodotti della tradizione.
Gli altri Santi del giorno
Il 4 febbraio di ogni anno, oltre a San Giuseppe da Leonessa, la Chiesa Cattolica celebra numerosi santi e beati, tra cui: San Gilberto di Sempringham, sacerdote vissuto nel XII secolo che dedicò la propria vita a opere di carità spirituale e corporale; Santa Giovanna di Valois, figlia di Luigi XI fondatrice della Congregazione dell’Annunziata; San Giovanni de Britto, missionario gesuita morto martire in India; infine, Santi Filea e Filoromo, morti martiri durante la persecuzione dell’Imperatore Diocleziano.