San Rocco, conosciuto come Rocco di Montpellier, viene festeggiato dalla chiesa cattolica il 16 agosto. Il suo culto è molto sentito e ha origini antichissime: nel Medioevo veniva considerato il protettore delle popolazioni dal flagello della peste. Rocco nasce a Montpellier fra il 1345 e il 1350 da una famiglia nobile e agiata. I suoi genitori erano ormai avanti con l’età e per questo quando concepirono Rocco lessero l’evento come una grazia divina e per questo furono sempre molto devoti. La sua famiglia gli diede un’educazione fortemente improntata ai principi cristiani ma anche alla cultura visto che fino a 20 anni frequento l’università di Montpellier. Rocco era molto conosciuto per la bontà e la semplicità del suo animo ma anche per i numerosi gesti caritatevoli che aveva nei confronti di tutti. Per questo non stupì nessuno quando decise, alla morte di entrambi i genitori, di vendere tutto quello che aveva per donarlo ai poveri e iniziare un pellegrinaggio verso Roma. Durante il suo viaggio attraverso l’Italia, Rocco incontrò diversi paesi nei quali era in corso un’epidemia di peste e non si tirò mai indietro per la cura dei bisognosi. Iniziò quindi a diffondersi la notizia che Rocco riuscisse a guarire i malati con il semplice tocco delle mani, tanto che Anglico de Grimoard lo portò in udienza dal Papa, incuriosito dalle voci che giravano su di lui.
Tre anni dopo, Rocco decise di ritornare a casa ed effettuò il percorso inverso. Anche durante questo viaggio, si occupò dei malati di peste perché l’epidemia ancora imperversava su tutta la Penisola e guarì molti di essi grazie ai suoi miracoli. Contrasse anche lui la peste ma riuscirà a guarire e radunò intorno a sé un gruppo di fedeli, disponibili a vendere tutto e seguire Rocco nel suo cammino. Arrivato a Voghera, però, fu scambiato per un mendicante e processato. Rinchiuso nel carcere della città, decise di non svelare la sua vera identità ma di vivere in isolamento e in fustigazione la sua prigionia, aspettando la morte. In una data imprecisata che va dal 1376 e il 1379, Rocco morì e la notizia si sparse velocemente in tutto il resto d’Italia. Il corpo fu riconosciuto da sua nonna, che si accorse che si trattava del nipote grazie alla croce rossa che aveva sul petto. Subito dopo la sua morte, i suoi seguaci trovarono una tavoletta che riportava la scritta “Chiunque mi invocherà contro la peste sarà liberato da questo flagello” e da quel momento fu invocato da tutti i fedeli come protezione nelle peggiori epidemie.
San Rocco, la canonizzazione da Papa Gregorio XI
Secondo la storia, la canonizzazione di San Rocco avvenne per volontà di Papa Gregorio XI. La sua festa ricorre il 16 agosto, giorno in cui lasciò questa vita terrena. Nell’iconografia classica viene rappresentato sempre con la croce sul petto, gli abiti del pellegrino e le tracce della peste. Al suo fianco viene raffigurato un cane, l’animale che lo salvò durante la sua malattia, portandogli ogni giorno del pane rubato al suo padrone. San Rocco viene considerato ovviamente il protettore degli appestati e, più in generale, di tutti quelli che sono malati e contagiati. Viene anche considerato il protettore dei farmacisti e degli operatori sanitari oltre, ovviamente, ad essere il santo protettore dei cani. A San Rocco sono dedicati molti santuari ed è patrono di diverse località come Segrate e Acquaro. Al santo sono dedicate anche molte celebrazioni, sia in Italia che in Francia. Ogni località ha il suo modo di celebrare il santo e si va dalle processioni più solenni fino ai concorsi per cani e alla benedizione del pane e dell’acqua.
Gli altri Beati di oggi
Altri Santi festeggiati nello stesso giorno dalla chiesa cattolica sono San Teodoro di Octoduro, Santa Serena di Roma, Sant’Armagilo e Santo Stefano di Ungheria.