Il giornalista Sandro Ruotolo ha rischiato di morire, ed è stato lo stesso a raccontarlo, dopo aver superato il peggio. L’ex senatore ha passato quasi due settimane sul filo del rasoio, e si dice un miracolato. Attraverso i proprio social Ruotolo ha raccontato: «Finalmente il peggio è passato – le parole del 67enne collega, riportate dal Corriere della Sera – solo ora vi posso raccontare quello che mi è successo negli ultimi dodici giorni. E ve lo posso raccontare perché sono vivo e mi ha salvato la vita il servizio sanitario nazionale del nostro Paese».
Parole a corredo di un selfie in cui lo stesso Sandro Ruotolo appare visibilmente sofferente e nel contempo ancora intubato su un letto di ospedale. Tutto è cominciato, o meglio, il peggio è arrivato alla fine dello scorso mese: «Mi hanno preso in tempo – scrive ancora l’ex politico attraverso la propria pagina Facebook – domenica 23 ottobre. Un broncospasmo mi blocca la respirazione. Chiamo il 118. In 4 minuti arriva l’autoambulanza. Perdo subito conoscenza. Codice rosso. Sedato e intubato per due giorni e mezzo. E poi la rianimazione in un ospedale romano, per tutti questi giorni fino al passaggio in reparto, avvenuto oggi pomeriggio».
SANDRO RUOTOLO: “GRAZIE A CHI HA PREGATO PER ME”
L’ex senatore di Sinistra, ci ha tenuto molto a ringraziare pubblicamente tutti coloro che lo hanno aiutato in queste difficili due settimane, ed in particolare il personale sanitario che si è prodigato per risolvere il suo problema salutare: «queste donne, questi uomini, medici, infermieri del servizio sanitario pubblico. Tutti, ma proprio tutti, li ringrazio per la passione, la professionalità, l’impegno».
Quindi Sandro Ruotolo ha concluso il suo post su Facebook, rivolgendosi agli amici che gli sono stati accanto: «So che tanti amici hanno pregato per me nei momenti più drammatici. E li ringrazierò per sempre. Volevo aspettare di uscire dalla rianimazione prima di parlarne pubblicamente. Viva il servizio sanitario nazionale del nostro Paese!».