È stata chiesta una condanna al pagamento di una multa per Sanija Ameti, l'ex esponente dei Verdi di Zurigo che sperò un'effige sacra
È stata alla fine condannata – almeno nel primo dei processi aperti a suo carico, ma ci torneremo – al pagamento di una multa pecuniaria la 33enne Sanija Ameti, nota per la sua attività politica a Zurigo e (forse soprattutto) per essersi resa protagonista di una “sparatoria” contro un’effige che raffigurava Gesù bambino e la Madonna, condivisa da lei stessa sui social: tantissime e quasi unanimi le critiche al gesto che era costato anche a Sanija Ameti l’espulsione dal suo stesso partito.
Partendo proprio dalla vicenda che vede protagonista Sanija Ameti, è bene ricordare che tutto risalirebbe a poco meno di un anno fa: a settembre del 2024, infatti, l’allora esponente dei Verdi di Zurigo condivise sui social alcuni post che la ritraevano con una pistola sportiva in mano, inquadrando poi anche il suo bersaglio, ovvero una rappresentazione artistica di Gesù bambino e della Madonna completamente crivellati di proiettili sul volto.

Dopo l’immediata – e ovvia – bufera mediatica su Sanija Ameti, lei stessa decise di rimuovere i post e di scusarsi pubblicamente: in un primo momento disse di non essersi resa conto della valenza religiosa delle immagini condivise; mentre in un secondo momento precisò che la consuetudine di sparare contro alcuni oggetti era legata al suo bisogno di scaricare la tensione e che in quell’occasione specifica era riuscita solamente a trovare quell’immagine in un catalogo d’arte.
Chi è Sanija Ameti: dopo la sparatoria contro Gesù e la Madonna, potrebbe essere condannata a pagare una multa salatissima
La sparatoria di Sanija Ameti, alla fine le è costata una denuncia per “perturbamento della libertà di credenza e di culto” e recentemente il Pubblico ministero di Zurigo ha chiesto una multa pecuniaria dal valore di 12mila 500 franchi nel procedimento aperto dal movimento politico “Mass-Voll”; mentre si attende ancora il proseguo della causa aperta dalla sezione giovani del partito UDC con la medesima ipotesi delittuale che potrebbe – ma è ancora presto per dirlo – costarle una condanna simile.
Nata nel 1992, Sanija Ameti è di origine musulmana bosniaca, trasferitasi in Svizzera nel 1995: la sua vita politica è iniziata già nel 2019 quando è entrata a far parte del movimento giovanile dei Verdi Liberali, assumendo poi la direzione del partito l’anno successivo per il cantone di Zurigo; mentre dopo le polemiche per la sparatoria nel 2024 – lo scorso gennaio – si è dimessa dal suo incarico per i Verdi, ha perso il suo lavoro per l’azienda Farner e ha deciso di continuare in politica come indipendente.
