Santa Cristina fu il simbolo del grande fervore cristiano, per questo detestata dal padre Urbano, governatore di Bolsena e mortale nemico dei cristiani. Il padre le fece pagare caro il sacrilegio di essergli andata contro ammettendo: “Sì sono cristiana e niente potrà strapparmi la fede, perché Gesù Cristo mi assiste”. Nella sua crudeltà il padre la fece finire in carcere condannandola contemporaneamente al fuoco e alla ruota ma non servì questo a farle provocare alcun danno, protetta da Dio. Quindi Urbano ordinò di gettarla nel lago con un sasso al collo ma anche questo non bastò: Cristina tornò a riva sana e salva. Nella notte seguente il padre morì ma i tormenti per Cristina non finirono lì in quanto anche il nuovo governatore la fece arrestare e dopo varie torture, condannata ad essere trafitta con le frecce, fino a quando la martire pregò Dio affinché potesse concedere la corona del martirio e così la sua anima salì al cielo. Le sue reliquie, come spiega Positanonews oggi, sono in parte a Bolsena, dove fu seppellita ma anche a Palermo e a Roma. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
Santa Cristina di Bolsena, oggi 24 luglio le celebrazioni
Santa Cristina si celebra come ogni anno il 24 luglio. La Beata nacque a Bolsena nel IV secolo. Si conosce poco della sua vita. Molte fonti raccontano che la giovane era originaria della Turchia ma i genitori decisero di trasferirsi in Lazio alla sua nascita e proprio qui ella trascorse tutta la sua vita. Quando era ancora giovane scoprì la sua fede al cristianesimo e si convertì. Il padre Urbano, un miliziano dell’esercito romano, presto venne a conoscenza della sua conversione e non prese molto bene la notizia. Il padre, quando ella aveva solo 11 anni, la denunciò alla autorità romane e la fece processare per rinnegare la fede cristiana. La bambina si rifiutò di abiurare e i giudici durante il processo la sottoposero a torture atroci con l’avallo del padre Urbano. Alla fine del processo la bambina venne condannata a morte. La martire venne uccisa dalle mani del suo stesso padre. Secondo quanto narrato dalle fonti, la bambina venne legata ancora viva a un masso e poi gettata nel Lago di Bolsena. La tradizione narra però che degli angeli discesero in suo soccorso, la salvarono e la portarono a riva. A questa vista il padre ebbe un infarto e morì. Allora un uomo di nome Dione decise di portare avanti l’incarico della condanna a morte della giovane e la uccise scagliando due frecce nel cuore di Cristina.
Santa Cristina di Bolsena, la patrona di Bolsena
In provincia di Viterbo a Bolsena, cittadina che diede i natali alla Santa, il 23 e il 24 luglio di ogni anno si tengono i festeggiamenti in onore di Santa Cristina. La celebrazione inizia con la solenne messa per la martire. Il simulacro viene poi portato in processione lungo le vie del paese. Alla processione seguono i festeggiamenti civili in presenza delle autorità locali. Si svolgono sagre e feste dove vengono offerte assaggi di salumi e formaggi ed altri piatti della gastronomia del luogo. L’epilogo della festa è l’esecuzione dello spettacolo pirotecnico sull’acqua. In Lazio e, in particolare, in provincia di Viterbo si trova Bolsena, la cittadina di cui Santa Cristina è patrona. Ha circa 4000 abitanti e si trova proprio sulla sponda settentrionale del Lago di Bolsena. Tra le architetture civili più belle della città ci sono il Palazzo del Drago, il quale risale al Cinquecento, e la Fontana di San Rocco. A Bolsena si trova anche la Rocca Monaldeschi della Cervara, situato all’interno di un quartiere noto come Castello.
Altri Santi e Beati del 24 luglio
In questa giornata si celebrano anche altri Santi e Beati, come Santa Kinga, San Giovanni Boste, Ss. Boris e Gleb di Russia, il San Fantino il Vecchio, San Liborio, Beata Ludovica di Savoia e Beato Antonio Torriani (Della Torre) da L’Aquila.