Santa Marina si celebra come ogni anno il 18 giugno del 2022. Tra le feste più caratteristiche per la celebrazione della Beata c’è quella che ogni anno si tiene a Polistena il 16 o il 17 luglio. Nel paesino calabrese si trova, infatti, il principale santuario della Santa, il Duomo di Santa Marina Vergine. Nel giorno della celebrazione a Polistena si svolge la processione con la “teoria dei santi”, in cui l’effige di Santa Marina viene preceduta da 24 effigi di Santi e dal reliquiario contenente una costola della Santa.
La cittadina calabrese di Polistena, di cui la Santa è Patrona, si trova nella piana di Gioia Tauro tra le due colonie della Magna Grecia, Locri e Medma. Il borgo offre una vasta scelta di ristoranti, locali tipici e taverne in cui provare i piatti più buoni della cucina calabrese. Ma, oltre alla cucina, a Polistena c’è un grande patrimonio artistico culturale da ammirare e conoscere. In particolare, tra le chiese più belle c’è la Chiesa di Matrice, posta nella parte alta della città e in cui è conservato la “Pala della Deposizione”, che risale al Cinquecento e venne realizzata dalla scuola michelangiolesca.
Santa Marina, la vita della Beata
Secondo gli storici, Santa Marina nacque in Bitinia, nell’attuale Turchia, intorno alla prima metà dell’anno 700. Il padre, Eugenio, rimase vedovo molto presto e cadde in una profonda tristezza. Un giorno, egli prese la figlia, che allora aveva 14 anni, le tagliò i lunghi capelli e le fece indossare un saio. I due si misero verso il cenobio di Kanoubine, un luogo di preghiera scavato tra le rocce e situato in Siria. Giunto al cenobio, Eugenio racconta la sua sofferenza all’abate e gli chiede asilo nel convento insieme a colui che egli dirà essere suo figlio “Marino”. Marina, sotto le mentite spoglie di un frate, era già stata preparata dal padre a ciò che comportava la vita religiosa. La giovane prese l’avventura di buon grado e ben presto divenne amata da tutti nel convento.
I tratti fisici femminili di Marina non diedero mai sospetti in cenobio, si pensava che la vita ascetica e contemplativa avesse semplicemente levigato quel volto. Un giorno il padre Eugenio, provato dalla fatica e dalla tristezza, morì lasciando Marina a vivere da sola nel cenobio custodendo il segreto della sua identità. Un giorno, insieme agli altri monaci, viene mandato a fare alcune commissioni fuori dal cenobio. Durante la notte, la figlia del locandiere venne violentata da un soldato che era passato di là e subito fuggito. Quando la fanciulla scoprì di aspettare un bambino in grembo diede la colpa al gruppo di frati e, in particolare, a Marino. La Santa poteva scagionarsi, eppure decise di addossarsi tutta la colpa senza parlare. Marino venne ostracizzato dal cenobio per essere obbligato a vivere nell’elemosina accudendo il bimbo.
Passò tre anni di stendi senza mai dare segni di cedimento ma accudendo il bambino con estrema dedizione. I frati quando videro l’umiltà con cui Marino si dedicava al figlio chiesero all’abate di riammetterlo nel monastero. Egli acconsenti ma ad una sola condizione, che egli si dedicasse ai lavori più umili del monastero. Marino accettò senza neppure una piega e tornò ad indossare il saio senza però mancare di accudire e dedicarsi a suo figlio adottivo.
I patimenti che Marino aveva provato ebbero presto un effetto su di lui. All’età di soli 25 anni, un giorno i frati lo trovarono morto nella cella. Quando ricomposero la salma del frate, scoprirono la vera identità di Marino e capirono la sua innocenza. Secondo gli storici, la donna che l’aveva accusato era posseduta dal demonio e quando scoprì della morte della Santa si recò da lei a chiedere perdono.
Altri Santi celebrati il 18 giugno
Tra i Santi venerati in questa data ci sono S. Gregorio Giovanni Barbarigo, San Calogero, SS. Marco e Marcelliano e Sant’Amando di Bordeaux.