Ogni anno, il 5 febbraio, la Chiesa Cattolica celebra la figura religiosa di Sant’Agata, vergine e martire a soli 16 anni, vissuta nel III secolo. È protettrice dai pericoli legati al fuoco e dei pompieri e Patrona della città di Catania.
Sant’Agata: una giovanissima suora che affrontò le più terribili persecuzioni
Sant’Agata nacque a Catania intorno al III secolo, presumibilmente tra il 229 e il 235 d.C., durante il periodo delle persecuzioni perpetrate dall’Imperatore Decio.
In quegli anni nella città siciliana era presente una forte comunità cristiana, che venne perseguitata con violenza dall’imperatore.
Agata faceva parte di questa comunità insieme alla famiglia e, nel tentativo di sfuggire a queste ritorsioni, fuggì insieme a loro a Palermo, ma furono comunque individuati dagli uomini del proconsole e ricondotti a Catania.
Le mura da cui la santa uscì per incontrare, di fatto, la sua morte, sono ancora oggi oggetto di venerazione e hanno preso il suo nome, ovvero la nota Porta Sant’Agata di Palermo.
Alcune fonti storiche narrano di come la santa sia stata sottoposta a violente torture e a lunghi e pressanti interrogatori affinché ripudiasse la sua fede cristiana in virtù di quella pagana, ma Sant’Agata si rifiutò categoricamente di cedere.
Il processo e il martirio durarono a lungo, secondo i riferimenti storici più di 14 mesi, secondo alcuni poiché il proconsole si sarebbe invaghito della bellezza di Sant’Agata, mentre secondo altri poiché il suo intento finale era in realtà confiscare tutte le loro proprietà.
Durante questo periodo, Sant’Agata subì indicibili sofferenze, ma la sua fede si dimostrò incrollabile tanto che, la sera prima della sua morte, le apparve San Pietro che non solo la rassicurò dal punto di vista spirituale, ma guarì tutte le ferite che le erano state inferte.
Sant’Agata venne, quindi, uccisa a Catania il 5 febbraio 251 e da allora il culto della santa è sempre rimasto vivo nella città siciliana.
La grande festa per Sant’Agata a Catania
Catania oggi è un comune che conta più di 297 mila abitanti, decima città italiana per popolazione, e vanta un patrimonio artistico e storico invidiabile.
Tra i tanti luoghi di interesse che è possibile visitare vi è proprio la Cattedrale dedicata a Sant’Agata, risalente al X secolo, e in cui è presente l’omonima cappella, un vero e proprio scrigno di tesori artistici.
Qui ogni anno si svolge la festa per celebrare la Patrona della città, evento che dura ben 3 giorni (dal 3 al 5 febbraio), tra i più seguiti al mondo.
Questa celebrazione affonda le sue radici nel X secolo, anche se inizialmente si trattava esclusivamente di una celebrazione liturgica all’interno della chiesa. A partire dal XVI secolo, invece, si affiancò ad essa anche una festa popolare, durante la quale gli abitanti andavano in giro per le strade cittadine completamente mascherati, in una sorta di collegamento con la festa di Carnevale.
Ad oggi, la celebrazione inizia il 4 febbraio con la processione per “l’offerta della cera” che si conclude nella piazza principale con uno straordinario spettacolo di fuochi d’artificio.
La mattina successiva i fedeli si riuniscono per la messa dell’Aurora, durante la quale le reliquie della santa vengono “consegnate” per la processione lungo le vie della città.
Il 5 febbraio è il cuore della festa di Sant’Agata, infatti è in questa giornata che si tiene la messa nella Cattedrale celebrata dalle più alte cariche ecclesiastiche del luogo. Durante l’intera giornata le reliquie rimangono esposte nella basilica, per poi essere di nuovo “affidate” ai fedeli per una nuova processione.