Il 21 aprile in Italia, Sant’Anselmo è festeggiato il Valle d’Aosta, a Challand Saint Anselme. La Chiesa Parrocchiale del paese è intitolata al Santo Patrono e la comunità religiosa locale partecipa alle funzioni dedicate alla memoria del Patrono. Il culto di Sant’Anselmo è ancora vivo anche in Inghilterra, dove ogni anno il Santo italiano viene ricordato con una festa a Canterbury: nella Cattedrale viene celebrata una messa in sua memoria e in città si svolge una vera e propria sagra, con stand gastronomici dove i fedeli gustano le specialità locali. Nella Cattedrale di Canterbury, inoltre, sono custodite anche le spoglie mortali di S. Anselmo, divenuto copatrono della cittadina inglese.
Sant’Anselmo di Aosta, il Patrono di Challand Saint Anselme
Sant’Anselmo di Aosta è Patrono del piccolo comune montano di Challand Saint Anselme, abitato da meno di 1000 persone. Questo territorio, ricco di roccia e circondato dalle montagne, è conosciuto soprattutto per le sue miniere di quarzo aurifero, mentre al tempo degli antichi romani nella zona si estraevano oro, argento, piombo e rame. Una delle attrazioni più importanti del luogo è il Mulino di Ruvère, un tempo utilizzato nel processo produttivo dell’olio di noci, prodotto tipico della zona. Tra gli edifici religiosi che si trovano a quest’altitudine, si ricorda il Santuario di Sant’Anna, in stile neogotico.
Canterbury, città inglese di circa 60.000 abitanti, è ancora un piccolo centro rurale quando arrivano i Romani di Giulio Cesare a trasformarla in una grande città. Tra le principali attrazioni del luogo, si ricordano la Cattedrale, le mura medievali e le numerose chiese del distretto.
La vita di Sant’Anselmo
Sant’Anselmo di Le Bac, nato in una famiglia nobile ad Aosta nel 1033, morì a Canterbury il 21 aprile 1109 e per questo viene anche ricordato come Anselmo di Canterbury. Fu teologo e Arcivescovo, che dedicò la sua attività soprattutto a dimostrare l’esistenza di Dio. Il suo pensiero fu ampiamente accolto dalla filosofia cristiana medievale, che adottò molti dei suoi numerosi scritti a carattere teologico-filosofico, soprattutto relativi alle questioni sul libero arbitrio, sulla Volontà Divina e sul problema del male. Anselmo divenne presto Abate di Notre Dame du Bec, in Normandia. Intelligente e abile, riuscì a intrattenere rapporti con l’Inghilterra, fino a divenire Arcivescovo di Canterbury ai tempi di Enrico I.
Grazie alla sua abilità, riuscì a portare al compromesso il potere spirituale e quello materiale in Inghilterra, traendo vantaggi per la comunità religiosa, dove viene ancora oggi ricordato per il suo coraggio. Oltre alle sue conquiste temporali, S. Anselmo contribuì a supportare il ruolo della ragione nelle questioni di fede, elaborando ampie dimostrazioni a priori e a posteriori sull’esistenza di Dio.
Gli altri Beati di oggi
Il 21 aprile corrono anche altre ricorrenze nel calendario della Chiesa Cattolica: in questa data si celebra la memoria di Sant’Apollonio di Roma e del Beato Bartolomeo Cervere. Sant’Apollonio di Roma fu filosofo e martire deceduto nel 185 d.C. Senatore romano, fu denunciato come cristiano dal suo servitore e costretto a subire un processo tra i suoi pari, nel quale difese con vigore la sua fede, attaccando anche con forza il paganesimo. Sebbene ascoltato con rispetto dai suoi colleghi senatori, fu comunque condannato a morte per decapitazione. Sant’Apollonio è Patrono di Centola, in Campania.
Il Beato Bartolomeo Cervere fu sacerdote e morì nel 1466. Teologo e inquisitore, ebbe una premonizione sulla sua morte a Cervere, dove si stava recando per svolgere i suoi compiti di inquisitore. In effetti, lungo la strada, lui e i suoi compagni di viaggio furono aggrediti da un gruppo di religiosi di altra fazione e il Beato rimase così ucciso nell’agguato. Bartolomeo fu beatificato nel 1853 da Papa Pio IX.