In questi giorni il mondo dello sport italiano ha dovuto affrontare nuovamente la questione del razzismo per alcuni commenti che la giovanissima detentrice del record italiano dei 100 stile libero ha ricevuto sui suoi social, e che sono aumentati dopo l’annuncio di proseguire il suo percorso di crescita all’Università della Virginia negli Stati Uniti. Sara Curtis risponde alle accuse e agli insulti che ha ricevuto in un’intervista nella quale racconta che in molti sostengono che il suo record non sia da ritenere tale per lo sport italiano quanto piuttosto abbia valore per quello nigeriano.
La giovanissima nuotatrice italiana ha poi ammesso di sentire più rabbia e ribrezzo nei confronti di queste persone piuttosto che subire le loro accuse, specificando anche che la commistione di culture in cui è cresciuta e vive è l’arricchimento più grande della sua vita, fino a questo momento. Sara Curtis ha definito “ripugnanti” le accuse ricevute sui social di non essere italiana, date solo per la sua pelle mulatta, e si è detta fiera delle sue origini nigeriane, da parte della madre, che vorrà cercare di scoprire sempre di più anche con viaggi nella sua terra d’origine.
Sara Curtis è ‘scappata’ negli Stati Uniti? La replica all’attacco sui social
Sara Curtis risponde anche a chi l’ha accusata che la sua scelta di volare negli Stati Uniti sia in realtà per scappare dall’Italia spiegando come la sua sia una scelta di crescita professionale e sportiva, grazie alla guida Gretchen Walsh e Kate Douglass campionesse olimpiche, fatta con l’intento di poter vincere in futuro con il tricolore addosso. “Non sto andando negli Usa per divertirmi ma per migliorarmi come atleta e come persona. Non sto proprio scappando, il tricolore lo vestirò per sempre perché sono italiana. A dispetto di quello che può pensare qualche ignorante”.
Sara ha poi spiegato che la sua è una scelta molto ponderata da lei e insieme alla sua famiglia ma che era un’occasione troppo importante per farsela sfuggire e soprattutto che le potrà permettere di migliorare. “È dallo scorso settembre che ci pensavo ogni giorno. Sentivo di voler cambiare qualcosa nella mia vita. Ho stilato una lista di tutti i pro e i contro, alla fine mi sono detta: Sara buttati, se il treno passa in questo momento è per un motivo preciso. Quelli della Virginia University mi cercavano da un po’ di tempo. Il coach Todd DeSorbo mi aveva contattata nel 2023 ma io non gli avevo risposto”.