SARA GAMA SI RITIRA: SIMBOLO DEL CALCIO FEMMINILE IN ITALIA
Sara Gama si ritira. La notizia è arrivata ieri: con una lunga lettera, nella quale ha ripercorso tutti i passi della carriera e sottolineato una volta di più l’amore per il calcio (amore che, come ha scritto lei, “resta con me per sempre”), la trentaseienne nata a Trieste ha deciso di appendere le scarpe al chiodo, proseguendo nella sua carriera di dirigente che l’ha già portata, ancora mentre giocava, a essere vicepresidente della FIGC ma anche della Associazione Italiana Calciatori, oltre che membro della Commissione Nazionale Atleti del CONI.
Al netto dei giudizi sul valore come calciatrice, Sara Gama è stata uno dei simboli della crescita del calcio femminile in Italia: capitano della nazionale dal 2014, l’ha guidata con la fascia al braccio nel Mondiale 2019 (cui mancavamo da 20 anni) fino ai quarti di finale, avendo già disputato due edizioni degli Europei. Ultimamente gli infortuni l’hanno limitata, e il naturale turnover le ha impedito di giocare di più; in particolare alla Juventus, che nelle stagioni più recenti ha dato vita a una grande rivoluzione. Resta comunque il contributo che Sara Gama ha dato al calcio femminile nel nostro Paese.
SARA GAMA SI RITIRA: LA CARRIERA
Sara Gama si ritira: la sua carriera è stata lunga e ricca di soddisfazioni, a cominciare dalle 135 presenze messe insieme in nazionale. Cominciata nel Tavagnacco, l’ha anche portata a Los Angeles per un breve periodo e poi al Brescia, che sarebbe diventata la squadra che, all’epoca dominante, le avrebbe fatto mettere in bacheca scudetto, Coppa Italia e due volte la Supercoppa Italiana. In mezzo un biennio al Psg; rientrata in Italia, Sara Gama nel 2017 è stata una delle tante giocatrici che hanno lasciato il Brescia, in crisi economica e poi “acquisito” dal Milan, per raggiungere la neonata Juventus: con lei anche Cecilia Salvai, Martina Rosucci, Valentina Cernoia, Barbara Bonansea, Martina Lenzini e Lisa Boattin, un anno dopo anche Cristiana Girelli.
Avrebbe ritrovato Milena Bertolini con l’Italia, mentre in bianconero Sara Gama ha vissuto lo straripante ciclo di Rita Guarino: cinque scudetti consecutivi, tre Coppe Italia e altrettante Supercoppe. Con l’addio dell’allenatrice (accasatasi all’Inter), la Juventus ha calato il proprio rendimento anche se in Champions League Joe Montemurro ha raccolto una storica vittoria contro il Lione, fino a quel giorno mai sconfitto nella fase a eliminazione diretta; alla fine è comunque arrivato il sesto scudetto bianconero e il settimo in totale per Gama, che subito dopo ha detto stop. Le auguriamo, anche noi, il meglio per tutto quello che arriverà in futuro.