È di un paio di giorni fa la notizia della sparatoria – che potremmo anche definire un vero e proprio agguato – che ha coinvolto il rapper statunitense texano Sauce Walka (all’anno Albert Walker Mondane) mentre si trovava nel centro di Memphis con il collega ed amico Sayso P (all’anno Letorian Hunt), mentre è di ieri la conferma che le autorità sarebbero riuscite a risalire all’identità di almeno due dei – probabilmente quattro – responsabili dell’aggressione: dal conto suo il rapper Sauce Walka sembra stare bene ed avrebbe riportato solamente delle ferite poco gravi alle gambe; mentre l’amico che si trovava con lui è morto sul colpo.
Facendo un passi indietro, in Italia Sauce Walka non gode di una grandissima fama nonostante in America sia ritenuto il ‘padre’ del termine “drip” spesso usata nel mondo del rap: di lui – però – si parla soprattutto in relazione ad una sparatoria nel 2009 mentre – chiamandosi ancora A-Walk nel panorama musicale – prese parte ad una sparatoria per via dell’affiliazione ad una gang; mentre oggi dal conto suo rigetta tutte le accuse che lo collegano al mondo criminale, pur essendo la sua etichetta ‘The Sauce Factory’ ritenuta dalle autorità texane “una gang documentata nota per le attività criminali”.
Sparatoria contro Sauce Walka e Sayso P: identificato uno dei presunti responsabili
Venendo a noi, dalle ricostruzioni arrivate da Memphis la sparatoria ai danni di Sauce Walka risalirebbe allo scorso 22 marzo quando il rapper e il collega Sayso P si trovavano fuori da un albergo e sono stati raggiunti da una macchina bianca con a bordo – si crede – quattro persone: due sono scesi dal veicolo e senza scambiare una parola hanno immediatamente aperto il fuoco contro i rivali; mentre seppur per Sayso P non ci sia stato nulla da fare se non constatarne il decesso sul luogo, Sauce Walka si è salvato e si trova attualmente ricoverato in condizioni non critiche per alcune ferite riportate alle gambe.
Le indagini delle autorità si sono subito concentrate sull’ipotesi che si trattasse di un regolamento di conti data la modalità (quasi) mafiosa dell’agguato e dalle analisi svolte sulle telecamere cittadine sono riusciti a risalire a uno dei presunti autori della sparatoria: si tratterebbe del 21enne Jayden Dandridge contro il quale è stato spiccato un mandato d’arresto e una promessa di 6mila euro di ricompensa per chiunque aiutasse gli agenti nella cattura; mentre ad ora non sono anche chiare le ragioni del gesto.