Il duo rap formato da Gemitaiz e Madman torna e lo fa con il nuovo album Scatola Nera, un concentrato di rap classico e senza fronzoli ma anche nuovi stili. Non è un caso se il duo è riuscito nell’impresa di far cantare rap alla regina del pop come Giorgia. Accade proprio in Scatola Nera che dà il titolo all’album. A spiegare come siano riusciti a convincerla è stato Madman a Repubblica: “Un giorno che l’abbiamo incontrata ci ha detto che il figlio è in fissa con le nostre canzoni. Allora ci abbiamo provato e c’è stata subito. La troviamo perfetta per un pezzo introspettivo e intrigante”, dice. Ma nell’album, tra i 12 brani c’è anche spazio per Karate che vede la partecipazione di Mahmood: “Ci avevamo pensato prima di Sanremo, che non ha vinto certo per caso, ma perché ha una voce unica, uno stile, in una parola è un fenomeno”, dicono. Proprio questi due pezzi citati “sono i più forti perché confrontano stili, generi e generazioni, in un modo che non ti aspetti, non ce li aspettavamo neanche noi in fondo”. In Fiori ritroviamo il rap puro con la presenza di Marracash e Gué Pequeno: “L’album era bello e che finito. Una mattina MadMan si sveglia che ha in testa un sound, gli frulla, ma non riesce ad afferrarlo. Allora lo mette su carta a razzo e gli esce il pezzo al volo, altrettanto a razzo chiama Gué e Marra che ci stanno. Ecco, questo è il rap: immediatezza, passione, follia”, raccontano. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
IL RITORNO SULLE SCENE DEL DUO RAP
Gemitaiz e Madman tornano a distanza di cinque anni dall’ultimo album con “Scatola Nera”, il nuovo lavoro scritto a quattro mani e che segna il ritorno di una delle coppie rap più collaudate degli ultimi anni. Scatola Nera rappresenta anche del terzo progetto ufficiale del duo, firmato Tanta Roba Label/Universal. Dodici i brani che lo compongono e tanti gli ospiti che hanno accettato di prendere parte al progetto: Giorgia, Guè Pequeno, Mahmood, Marracash e Salmo. Gemitaiz e Madman, al secolo Davide De Luca e Pierfrancesco Botrugno, dopo 15 anni di amicizia ci riprovano a bissare i successi già collezionati con i precedenti album (ma anche separatamente). Dopo l’uscita del nuovo album, Gemitaiz e Madman saranno travolti dagli impegni, a partire dal primo firmacopie in programma domani pomeriggio a Roma, passando poi ai due live speciali, il 13 sempre a Roma al Palazzo dello sport ed il 20 al Mediolanum Forum di Milano. “Un traguardo per due ragazzi di periferia che hanno iniziato nelle battaglie di freestyle davanti a trenta persone”, dicono oggi in una intervista rilasciata a Il Messaggero.
SCATOLA NERA, IL NUOVO ALBUM DI GEMITAIZ E MADMAN
Scatola Nera rappresenta una vera novità nello stile che finora siamo stati abituati ad ascoltare nei precedenti lavori di Gemitaiz e Madman. Si tratta di un album più melodico e, certamente, più maturo. Al quotidiano Il Messaggero hanno spiegato: “Siamo cresciuti e ci siamo avvicinati a generi che ascoltavamo ma non praticavamo. C’è tanto rap ortodosso, fedele alle radici, con valanghe di rime, ma anche strutture non classiche per noi. Il singolo con Giorgia ne è un esempio”. La collaborazione con la cantante italiana, ha spiegato Gemitaiz, nasce dopo essere stati contattati dalla stessa dicendo loro di essere “in fissa” con le loro canzoni. L’invito, a quel punto, è stato d’obbligo. Si parla anche di temi più seri nel nuovo album, come la voglia di lasciare l’Italia: “È un Paese dove si respira un clima pesante, per certi versi retrogrado, ma il successo lo abbiamo avuto qui e qui restiamo”, tranquillizza Madman. Tante anche le citazioni cinematografiche ed in merito il duo non esclude un progetto destinato al grande schermo sul quale sarebbe già al lavoro ma, spiegano, “è top secret”. Nell’album troveremo anche Mahmood, verso il quale non covano alcun pregiudizio nonostante la sua partecipazione a Sanremo: “Solo i rosiconi possono averlo. Noi siamo favorevoli a portare il rap su quel palco”, ha commentato Madman. Tuttavia escludono la loro presenza sul piccolo schermo: “Non ci interessa, però vorremmo tanto che Coez andasse a Sanremo e lo vincesse”.