“Una svolta epocale”: Umberto Veronesi, direttore dell’Istituto europeo di oncologia (Ieo) annuncia una “tac spirale in grado di dimezzare la mortalità”. La ripetizione dell’esame ha permesso di individuare, su un campione di 6200 fumatori incalliti, 297 carcinomi, il 75% dei quali allo stadio iniziale e quindi più facilmente curabili.
E’ una conferma dei dati del National cancer institute (Nci) americano che dice che la diagnosi precoce con Tac spirale nei soggetti a rischio permette di ridurre del 20% il tasso di mortalità di questo tumore. Per Veronesi, i risultati raggiunti dallo Ieo sono ancora più incoraggianti di quelli americani: ridurrebbero la mortalità del 50%.
Spiega Massimo Belloni, coordinatore insieme a Giulia Veronesi dello studio Cosmos: “Senza diagnosi precoce ancora oggi più del 70% dei tumori del polmone viene scoperto quando la malattia è già in fase avanzata, spesso inoperabile e con una percentuale di guarigione non superiore al 15%. La diagnosi precoce con Tac spirale ha ribaltato questa percentuale: più dell’80% dei pazienti può essere operato con un intervento conservativo, lobectomia invece che l’asportazione dell’intero polmone, e con una percentuale di sopravvivenza del 70% dopo 5-10 anni di controlli”.
Veronesi: "La nostra proposta sarà quella di considerare per il futuro questo screening per la popolazione a rischio, al pari di quello già attivato per il cancro al seno. Stiamo meditando come formularla, ma certamente faremo questa richiesta. Oggi l’esame non è coperto dal Servizio sanitario nazionale e questo è un punto da discutere, un’altra battaglia che dovrò fare. Ci vuole una legge, e sarebbe una legge che fa risparmiare il Paese".