Il 2011 era stato annunciato come l’anno dell’auto elettrica e già si vedono i segni di una promessa che potrebbe essere mantenuta. Ci sono previsioni che stimano per il termine del decennio appena iniziato in Italia un numero di auto elettriche variabile tra 1 e 4 milioni, circa il 10% del parco installato. Gli osservatori sono concordi nel ritenere che molto dipenderà dal prezzo del petrolio, dagli incentivi governativi e dall’innovazione tecnologica. Su quest’ultimo punto le cose stanno procedendo sempre più spedite: non solo per quanto riguarda l’attività della case automobilistiche e i nuovi modelli di auto ma anche per il problema più generale di creare una infrastruttura che garantisca l’effettiva praticabilità di un nuovo modello di mobilità, soprattutto urbana, basato su veicoli elettrici.
È quella che, nel consueto gergo della società dell’informazione, viene definita la e-mobility, dove in questo caso il prefisso “e” non sta solo per elettronica, ma richiama anche il cuore elettrico dei nuovi sistemi di trasporto. Il problema della e-mobility infatti non è, evidentemente, solo quello di disporre di veicoli elettrici ecologici, economici e leggeri ma quello di evitare che gli automobilisti restino in panne per mancanza di colonnine di ricarica o per la difficoltà di utilizzarle o per la confusione nei pagamenti.
Serve quindi un sistema di gestione dell’intera mobilità elettrica e a questo si stanno applicando diverse realtà industriali che possono unire una ampia gamma di competenze integrate. Come nel caso di Siemens, che ha realizzato insieme a Enel la soluzione denominata “Operation Center” in grado di gestire l’infrastruttura di connessione alla rete delle smart elettriche, i contratti, i servizi, compresi quelli dedicati agli utenti, e il controllo della rete. Alla fase sperimentale, nei primi mesi del 2010, in cui un team congiunto di ricercatori Siemens e specialisti Enel ha messo a punto il software, è seguito il rilascio ufficiale della prima release. Nei prossimi due anni Siemens supporterà ulteriormente lo sviluppo del sistema oltre a occuparsi di tutti gli aspetti relativi alla manutenzione.
Ma cos’è un Operation Center? È un sistema che ha l’obiettivo di gestire l’infrastruttura di ricarica e fornire a operatori esterni dei dati semilavorati utilizzabili per ulteriori elaborazioni (billing, sistemi di telematica, ecc…) o per gestire la rete elettrica cui le unità di ricarica sono connesse. Il sistema permette di controllare l’infrastruttura di ricarica, i relativi utilizzatori e le società coinvolte nel processo della mobilità elettrica (fornitori di contratti di ricarica, gestori dei punti di ricarica, operatori del mercato libero dell’energia, distributori di energia elettrica). Un Operation Center, come quello presentato in questi giorni da Siemens, è caratterizzato da un’intuitiva interfaccia grafica web-based, sia per gli operatori che per l’utente finale, ed è concettualmente diviso in tre moduli.
Il primo, detto Power Grid Control, si interfaccia con il sistema di controllo della rete di distribuzione: invia le notifiche riguardanti la presenza di nuove colonnine installate sulla rete, le ricariche in corso e il consumo associato ad ogni colonnina. Il sistema di controllo utilizzerà queste informazioni per le analisi di rete e rinvierà all’Operation Center le informazioni relative ad eventuali sovraccarichi di rete, allarmi per i quali è necessario intervenire sulle ricariche in corso per modulare il carico connesso (interrompendo delle ricariche o diminuendo la quantità di energia erogata) o anche invertire la direzione del flusso di energia passando all’assorbimento dell’energia dai veicoli per una sua reimmissione in rete. Questa funzionalità consente quindi di accumulare notevoli quantità di energia elettrica, utile per ottimizzare il profilo di carico del sistema e per massimizzare l’energia proveniente dalle fonti rinnovabili.
Il secondo modulo opera sull’infrastruttura di ricarica e garantisce un collegamento costante con le colonnine. Oltre alla possibilità di configurare sul sistema le nuove colonnine, il sistema le localizza sulle mappe digitali (geolocalizzazione) consultabili normalmente attraverso il web. Qui sono presenti tutte le informazioni necessarie all’utente per conoscere l’esatta posizione della colonnina, le sue caratteristiche tecniche e la disponibilità ad una ricarica nonché la possibilità di prenotare la colonnina per un determinato giorno/ora in modo da essere certi di trovarla libera quando necessaria. Inoltre sono presenti alcune funzioni avanzate come la possibilità di trovare il percorso verso la colonnina libera più vicina utilizzando come supporto un iPhone o qualsiasi smartphone dotato di capacità di navigazione su Internet.
Infine, un modulo di gestione dei contratti salva e utilizza tutte le informazioni relative ai contratti attivi di ricarica. A tale scopo genera speciali tessere RFID (le ormai note etichette di identificazione a radiofrequenza) utilizzabili dagli utenti per autenticarsi alle colonnine. Il sistema configura le tessere sul proprio database e avvia il processo di produzione fisica delle tessere che verranno poi automaticamente inviate a casa del cliente finale dopo pochi giorni.