Oltre cinquecento ricercatori provenienti da tutto il mondo si riuniscono a Cagliari nelle giornate del 12 e 13 settembre. Si tratta della seconda edizione Conferenza Regionale per la Ricerca e l’Innovazione, momento di verifica delle attività regionali con quelle internazionali. Un evento importante per continuare ad accreditare la regione a livello internazionale. Ricerca e innovazione dunque, secondo quanto il Programma Regionale di Sviluppo Economico promosso dal Vicepresidente della Regione, l’Assessore alla Programmazione e al Bilancio Giorgio La Spisa ha indicato, fattori fondamentali per lo sviluppo. Ne sono conseguite scelte amministrative e finanziarie incentrate sulla persona con la creazione di importanti centri d’eccellenza permettendo un accreditamento e delle collaborazioni dell’isola a livello mondiale. Qualche esempio: più di cento milioni di euro di nuovi investimenti oltre ai duecento dello scorso anno; il radiotelescopio più avanzato d’Europa al CRS4, uno dei centri di calcolo più importanti al mondo, dalla genetica all’informatica. A luglio poi sono stati stanziati 34 milioni di euro per l’attuazione della legge 7 del 2007 per la ricerca e l’innovazione regionale; 17,6 milioni di euro sono stati stanziati dal Fondo Sociale Europeo per assegni di ricerca a favore dei ricercatori sardi; 25,5 milioni di euro stanziati dal Fondo Europeo per lo sviluppo regionale per la costruzione di spin off e di imprese innovative oltre al sostegno all’attrattività del territorio attraverso iniziative di finanza innovativa.
Il commento del Vicepresidente della Sardegna nonché Assessore alla Programmazione e al Bilancio della Regione Giorgio La Spisa: “In Italia si parla sempre poco di sviluppo, noi in Sardegna crediamo che il progresso e le opportunità ci sono e ci saranno solo se diamo ai giovani la possibilità di mettersi in gioco con proposte credibili. Per crescere bisogna aumentare la propria capacità produttiva e questo è possibile solo incentivando la stretta collaborazione tra la ricerca scientifica e le imprese”. Aggiunge La Spisa: “Abbiamo scelto di non togliere alcuna risorsa alla ricerca perché vogliamo permettere ai nostri ricercatori di competere a livello internazionale rimanendo nella loro terra. Lavoriamo affinché la Sardegna diventi l’eccellenza della ricerca italiana come sta già in parte succedendo come dimostra il crescente fenomeno del turismo scientifico”.
Ed ecco gli esempi nel dettaglio: due parchi tecnologici, uno situato nel comune di Pula a 40 chilometri da Cagliari con focus sull’informatica e l’atro, Porto Conte Ricerche, situato ad Alghero che svolge attività di ricerca e sviluppo, trasferimento tecnologico e formazione nei settori delle tecnologie alimentari e biotecnologie applicate; un centro di calcolo CRS4 ( secondo centro di supercalcolo più importante d’Italia) e il Radiotelescopio. Quest’ultimo, che sarà operativo nel 2012, è il più sofisticato impianto d’Europa e tra i più tecnologicamente avanzati al mondo per studiare l’origine dell’universo attraverso le onde radio emesse dagli oggetti cosmici.