Non sono poche purtroppo nonostante i progressi della scienza medica le malattie ancora misteriose e per le quali non si trovano cure sufficienti. Una di queste è la sindrome da dolore regionale complesso, detta Cprs dall’originale inglese, una malattia che può colpire chiunque in qualunque momento della propria vita, anche a 2 anni di età e di cui le donne sono in realtà il maggior numero di vittime. Si tratta di un dolore fortissimo, definito peggiore di quello del parto o di una amputazione che può sorgere improvvisamente e che colpisce soprattutto gli arti, le mani e i piedi. Talvolta esso si manifesta dopo aver subito una lesione a un arto e conseguente intervento chirurgico. Il dolore è insopportabile per chi ne soffre e purtroppo non sono ancora state trovate cure sufficienti a evitarlo. Chi ne soffre dice che è tale è il dolore e il suo ripetersi che ha pensato anche di togliersi la vita. Quello che si sa è che questa sindrome ha a che fare con il sistema nervoso che porta al cervello i sintomi del dolore. Ma non si riesce a trovare una cura in grado di risolverlo. Si usa normalmente fare iniezioni intramuscolari di botox, stimolare il midollo spinale e anche vari tipi di psicoterapia e ipnosi. Ma servono a poco: chi ne soffre non avrà mai più una vita normale. Un recente caso ha dimostrato di dare un sollievo reale: a una donna è stata applicata con una operazione chirurgica un aggeggio che automaticamente rilascia dosi di morfina sul ginocchio, dove la donna soffre di questa malattia. Ha detto che per la prima volta in 14 anni d quando è stata colpita dalla sindrome, ha trovato un sollievo concreto. Gli studiosi sono comunque tutti concordi che intervenire appena si manifestano i sintomi e cioè entro tre mesi, è il modo più concreto attualmente per combattere la sindrome.