Per anni si è sempre pensato che la scomparsa dei dinosauri dal pianeta fosse stata dovuta a una improvvisa catastrofe che aveva scatenato una serie di eventi tali da sterminare i giganteschi animali. Ad esempio l’impatto di un asteroide con la Terra che aveva provocato esplosioni e ondate di caldo tali da stravolgere il clima terrestre e condannare i dinosauri all’estinzione. L’impatto dell’asteroide in effetti ci fu circa 65 milioni di anni fa, lo stesso periodo in cui si pensa che gli animali si siano estinti. Studiosi della Exeter University in Inghilterra hanno cercato di ricreare al computer quell’evento e hanno determinato che esso non avrebbe potuto portare all’estinzione degli animali. Si è ad esempio scoperto che il materiale vegetale nelle vicinanze dell’esplosione non avrebbe preso fuoco a livello globale ma solo a livello locale. Non ci sarebbe stato dunque un incendio e un aumento del calore come si è sempre pensato a livello planetario. Un cratere largo circa duecento chilometri è stato scoperto anni fa nella penisola dello Yucatan che potrebbe essere quello dello storico impatto ma, dicono gli studiosi, l’esplosione avrebbe dato vita a un incendio che sarebbe durato non più di un minuto. L’esplosione avrebbe però causato polveri tossiche e detriti nell’atmosfera ed ecco cosa avrebbe invece potuto uccidere i dinosauri: un lungo e terribile inverno nucleare così gelido che date le dimensioni degli animali, troppo grossi per nascondersi o ibernarsi, li avrebbe portati all’estinzione. Anche questa è comunque è una ipotesi.