«Io credo in Dio, scienza e Fede sono compatibili»: queste le parole importanti di Fabiola Gianotti che da pochi giorni è diventata la prestigiosa nuova direttrice generale del Cern di Ginevra; in questo 2016 la grande sorpresa per l’Italia all’interno del grande laboratorio al mondo di fisica delle particelle. Un ruolo decisivo come merito anche per aver scoperto e contribuito notevolmente al bosone di Higgs. In una recente intervista ad Otto e Mezzo di Lilli Gruber arriva però la sorpresa che contribuisce ancora di più a rendere affascinante questa figura particolare di scienziata: «la scienza e la religione devono restare su due strade separate, con la scienza che si basa sulla dimostrazione sperimentale e la religione che si basa invece su principi opposti, ovvero sulla fede e la scienza non potrà mai dimostrare l’esistenza o la non esistenza di Dio». Ma il punto interessante arriva poco dopo quando alla domanda della presentatrice di La7 sulla fede o meno in Dio, la Gianotti: «Sì io credo, assolutamente sì, non ci sono contraddizioni. L’importante è lasciare i due piani separati: essere credenti o non credenti, non è la fisica che ci darà una risposta». Molto interessante e assai particolare come posizione, specie negli ultimi anni dove per la scienza sembrava quasi un tabù parlare della presenza o meno di Dio, con anche molti scienziati credenti in “imbarazzo” per questo tipo di tematica. Una esperienza di fede quella della Gianotti che non obnubila la sua (incredibile) ricerca scientifica, ma anzi, pur non conoscendola personalmente, di certo da quanto affermato nell’intervista si può intuire come proprio quella fede in qualcosa di misterioso scateni la curiosità su come funziona un mondo così complesso e così ordinato. Sentite questa suo altro passaggio da una altrettanto recente intervista ai colleghi di Repubblica: «Saremmo troppo ambiziosi e troppo arroganti se potessimo pensare di spiegare l’origine del mondo: quello che possiamo fare noi scienziati è andare avanti passo dopo passo e accumulare conoscenza. Ma come diceva Newton, quello che sappiamo è solo una gocciolina e quello che non conosciamo un oceano». Originale, no? Clicca qui per vedere l’intervista ad Otto e Mezzo di Fabiola Gianotti.