Brutta notizia per l’ego maschile: a determinare il grado di intelligenza di un figlio è la genetica materna, quella paterna non conta nulla. Lo spiega un nuovo studio fatto da alcuni ricercatori di Glasgow in Scozia: l’intelligenza si trasmette attraverso il cromosoma X e, ci dispiace dirlo, le donne ne hanno due, gli uomini uno soltanto. Ma non solo. La vera novità dello studio è che i geni per le funzioni cognitive ereditati dall’uomo vengono disattivati automaticamente, lasciando in funzione solo quelli materni. Una categoria di geni conosciuti come “geni condizionali” funzionerebbe solo se provenienti da parte materna in alcuni casi mentre in altri casi solo da parte paterna. Quelli specifici relativi all’intelligenza funzionerebbero solo da parte femminile. Per provare ciò sono stati effettuati studi di laboratorio su topi geneticamente modificati: si è appurato che quelli con una dose extra di geni materni hanno sviluppato cervelli più grandi su corpi più piccoli, quelli con una dose extra di geni paterni hanno sviluppato corpi più grandi ma cervelli più piccoli. Le cellule paterne tendono a svilupparsi in zone del sistema che coinvolgono funzioni come il sesso, il cibo e l’aggressività. Ma i ricercatori non hanno trovato alcuna cellula paterna nella corteccia cerebrale dove si sviluppano le funzioni cognitive più avanzate come il ragionamento, il pensiero, il linguaggio e la capacità di pianificare azioni. Insomma: l’uomo è “bruto”, la donna intelligente…