Ricordate un paio di anni fa quando tutti si gettavano in testa secchiate d’acqua gelata? Era la moda del momento, anche vip e personaggi importanti partecipavano, compreso l’ex presidente degli Usa George Bush Jr, Renzi, Celentano e le suore di un convento irlandese. Forse però ci siamo dimenticati il motivo di quella divertente pazzia: era a scopo benefico. L’iniziativa era il modo di promuovere una raccolta di fondi per le ricerche sulla Sla. Adesso grazie a quei soldi, impiegati in due studi, ricercatori italiani hanno scoperto un nuovo gene che è alla base della sclerosi laterale amiotrofica. I due studi sono stati pubblicati sulla rivista di settore Nature Genetics. Autori ne sono appartenenti all’Istituto Auxologico Italiano – Dipartimento di Fisiopatologia e Trapianti – e al Centro “Dino Ferrari” dell’Università degli Studi di Milano e riguardano la Sla familiare e la Sla sporadica. Il commento dei ricercatori: “Non possiamo ancora dire che la Sla ha i minuti contati, ma di certo la ricerca italiana si sta impegnando da anni per venirne a capo, sia in senso diagnostico che terapeutico. Al mosaico si aggiungono oggi due importanti tasselli che a buona ragione possono essere considerati storici, per vastità, importanza della ricerca e della rivista che proprio oggi ne diffonde i risultati. Un traguardo, questo, che potrà segnare la storia recente e futura nella ricerca e nella cura della patologia”.