LO YETI ESISTE/ Ma l’abominevole uomo delle nevi nasconde una sorpresa…
Finisce la leggenda dello yeti, l’abominevole uomo delle nevi, grazie a studi scientifici approfonditi sul dna dei resti trovati: si tratta di tre diverse tipologie di orsi

Una delle leggende che ha appassionato gli uomini di tutte le epoche, uno dei grandi misteri che gli studiosi e semplici curiosi hanno cercato di risolvere, seguendo tracce, impronte, avvistamenti. Qualcuno ha anche scattato fotografie sicuro di aver visto lo yeti, la leggendaria figura metà uomo e metà animale, sorta di enorme scimmione definito “l’abominevole uomo delle nevi” perché i presunti avvistamenti sono sempre avvenuti sulle alte montagne dell’Himalaya. Anche se ne esistono versioni locali un po’ ovunque, ad esempio anche nelle foreste nordamericane. Finalmente si è giunti alla scoperta dello yeti, ma quanto descritto nella rivista della Società Reale scientifica deluderà tutti. Nessun mostro (che tra l’altro sarebbe stato molto timido, perché non ha mai attaccato nessuno e anzi fuggiva sempre alla vista dell’uomo), ma invece un orso. Di tre specie differenti, per la precisione: l’orso nero asiatico, l’orso marrone tibetano e quello marrone dell’Himalaya. Tutto qui? Secondo la studiosa americana Charlotte Lindqvist dell’Università di Buffaolo: “Secondo le nostre ricerche le fondamenta biologiche della leggenda dello Yeti si possono trovare in diversi tipi di orsi che vivono in quelle regioni”.
Per arrivare a sostenere ciò, gli scienziati si sono avvalsi del maggior numero di elementi fino a oggi ed esaminato il dna presente: ossa, pelle, peli e feci che in passato erano stati attribuiti alla mitologica creatura. Anche quella che era considerata una vera “reliquia” dell’abominevole uomo e che invece è risultata essere i resti di ben 23 orsi differenti. Gli orsi marroni che vivono sulle alture del Tibet e gli orsi marroni nelle montagne occidentali dell’Himalaya, spiega, appartengono a due razze diverse che si sono separate fra loro circa 650mila anni fa, durante un periodo di glaciazione. Nonostante la relativa vicinanza, da allora le due specie sono vissute separate fra loro. La prima descrizione di una possibile creatura misteriosa risale al 1921 da parte del tenente colonnello inglese Charles Howard Bury che descrisse “orme simili a quelle di un uomo a piedi nudi”. Le guide sherpa parlarono di una creatura metà uomo e metà orso che abitava da sempre le montagne. Negli anni 50 diverse furono le spedizioni alla ricerca della creatura in cui qualcuno giurava di aver visto a occhio nudo la misteriosa creatura.
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