Incredibile ma vero: le balie stanno tornando. Uno studio inglese, infatti, ha portato avanti una ricerca donando dei voucher spendibili in ‘balie per allattare‘, fornendo così al neonato il latte non artificiale. Come conseguenza di ciò si è notato che un 6% in più di donne inglesi sceglieva di far allattare il proprio figlio da alcune donne, preferendo di cosegunza questa soluzione al latte artificiale che, si sa, è molto meno nutriente ed efficace contro le malattie di quello umano. Lo studio inglese mirava a comprendere proprio questo, se si era disposti oppure no a fare ‘di tutto’, pur di far avere al proprio bambino un liquido sano, importante per crescere bene sin dall’infanzia. In più, questa era anche una manovra prettamente sociale, volta a migliorare la condizione economica di quelle donne appartenenti a una fascia socio-economica molto bassa. In questo modo alcune donne potevano arrotondare il loro magro stipendio e fare allo stesso tempo del bene nei confronti di un neonato. L’esito della ricerca ha avuto numeri un po’ bassi (6%) ma ha comunque fatto riscontrare un sensibile cescita.
UNA SCELTA POCO ETICA?
A prima vista scegliere una strada del genere potrebbe sembrare poco etica, o comunque assai coraggiosa. Nei tempi passati far allattare il proprio bambino da una balia era una scelta obbligata, dato che la tecnologia di allora non era ancora in grado di riprodurre un latte facilmente digeribile anche dai neonati. Ma, certo, farlo oggi potrebbe sembrare una scelta quasi al limite dell’assurdo e controcorrente. E’ comunque verosimile pensare che qui in Italia ben poche donne farebbero allattare il proprio piccolo da un’altra persona di propria spontanea volontà. Al sito internet Corriere.it, il Dott. Mauro Stronati, presidente della Società Italiana di Neonatologia, si è espresso a favore di una scelta del genere, coraggiosa e sana allo stesso tempo. Il Dott. Stronati ha infatti detto: “Se esistessero dei fondi per promuovere un’iniziativa del genere, fatta di voucher spendibili in allattamento al seno, perché non approfittarne? Se è una cosa che può far aumentare l’uso del latte materno, fondamentale per avere una migliore difesa immunitaria, ben venga. Non precludiamoci nessuna strada da percorrere.”